Menichelli di Ancona e Montenegro di Agrigento i due nomi inaspettati chiamati da Francesco per la porpora.
Papa Francesco ha annunciato oggi i nomi di 20 nuovi cardinali ai quali conferira’ la porpora il prossimo 14 febbraio nel suo secondo Concistoro: 15 sono elettori, tra i quali due soli itliani e entrambi arcivescovi di sedi non cardinalizia ma testimoni credibili del Vangelo: Edoardo Menichelli di Ancona e Francesco Montenegro di Agrigento. Tra i 5 cardinali ultraottantenni, che non entreranno in Conclave per ragioni di eta’ ma che saranno ugualmente tra i consiglieri del Papa l’anziano Luigi De Magstris, sardo, gia’ propenitenziere cui fu negata la porpora per i suoi contrasti su decisioni riguardo alle canonizzazioni volute da Giovanni Paolo II.
Papa: Menichelli non aspettava porpora, “mi prendi in giro? Perche’ piangi?”
Non si aspettava la porpora il neo cardinale Edoardo Menichelli. A dargli la notizia, cosi’, e’ stato un suo amico che ascoltava l’Angelus in tv e sentito il Papa fare il nome dell’arcivescovo di Ancona tra i nuovi cardinali. Ha pensato bene di chiamarlo. “Mi prendi in giro?”, gli ha replicato “don Edoardo”, 75 enne che ancora gioca a pallone con preti e seminaristi. E quando il suo amico – che stava realizzando la portata della notizia solo allora – e’ scoppiato in lacrime, Menichelli ha replicato: “Se piangi, allora e’ vero, Dio mio!”.
Questo pomeriggio nella Cattedrale di Ancona, l’arcivescovo Menichelli doveva conferire il mandato missionario agli operatori pastorali della diocesi, e sara’ questa l’occasione per i fedeli di stringersi attorno al nuovo cardinale. Menichelli e’ nato a Serripola di San Severino Marche il 14 ottobre 1939, ha studiato a Roma presso la Pontificia Universita’ Lateranense, ha conseguito la Licenza in Teologia Pastorale.
Dopo l’ordinazione sacerdotale, del 1965 e’ stato vice parroco della Parrocchia di S. Giuseppe a San Severino Marche e contemporaneamente insegnante di Religione nelle scuole statali. Dal 1968 fino al 1991 ha lavorato come Officiale presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, divenendo segretario particolare dell’allora prefetto, il cardinale Achille Silvestrini. A Roma si e’ imopegnato molto nella pastorale della salute come cappellano della Clinica e collaboratore del Consultorio Familiare della Facolta’ di Medicina al Policlinico Gemelli, fin quando nel 1994 e’ stato nominato arcivescovo di Chiesti-Vasto, trasferito 10 anni dopo a guidare la metropolia di Ancona-Osimo. Attualmente e’ assistente ecclesiastico nazionale dell’ Associazione Medici Cattolici Italiani. Ha partecipato al recente Sinodo come membro di nomina pontificia.
Papa: la porpora a Montenegro, il vescovo dei migranti di Lampedusa
“Mi preoccupa e mi fa soffrire vedere come non tutti i cristiani abbiano il cuore aperto e mi addolora il fatto che anche tra gli operatori pastorali vi siano quelli che restano indifferenti o reputano il rimpatrio la soluzione al problema dell’immigrazione”. Sono parole di monsignor Francesco Montenegro il vescovo dei migranti che il Papa ha inserito oggi – con una decisione clamorosa – tra i nuovi cardinali. Montenegro e’ stato presidente della Caritas italiana e oggi, ordinario di Agrigento, e’ responsabile pastorale anche del territorio di Lampedusa, dove l’8 luglio 2013 ha accolto Francesco in occasione della prima visita in Italia del nuovo Pontificato. “La direzione – dice – e’ stato lo stesso Papa Francesco a indicarcela: e’ la strada dell’accoglienza, lo ha fatto quando ha ricordato l’enorme sofferenza ma anche la grande accoglienza che non e’ dare un tetto a chi arriva, ma e’ un’accoglienza di cuore”. “Papa Francesco – spiega – e’ venuto a Lampedusa per indicarci la strada da percorrere. Ecco perche’ e’ la provvidenza stare qui, al centro del Mediterraneo, ma e’ anche una grande responsabilita’”.
Attuale presidente della Fondazione “Migrantes” promossa dalla Cei, il neo cardinale Montenegro e’ nato il 22 maggio 1946 a Messina, dove ha studiato Teologia Pastorale presso l’ “Ignatianum” ed e’ stato viceparroco in una zona periferica della citta’ prima di essere segretario particolare degli arcivescovi Fasola e Cannavo’ e poi vicario generale con Marra e vescovo ausiliare con La Piana, su nomina di Giovanni Paolo II. Dal maggio 2003 per 5 anni e’ stato presidente della Caritas Italiana e Benedetto XVI nel 2008 lo ha nominato arcivescovo metropolita di Agrigento Nella Cei, dal 2013 e’ presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni e per questo presiede la Fondazione “Migrantes”.
Uomo molto semplice e comunicativo, partecipa come un semplice sacerdote ai campi scuola e alle attivita’ della pastorale giovanile: i ragazzi lo chiamano semplicemente Franco.
[box]Leggi anche gli altri articoli del nostro speciale: #Concistoro2015 chi sono i nuovi Cardinali?[/box]
Il servizio è di Salvatore Izzo per l’Agenzia Agi
Ho avuto l’onore di fare la volontaria al Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona ed ero rimasta molto ” colpita ” da Mons. Menichelli….Auguri al nuovo Cardinale….
Sin dalla visita del Papa a Lampedusa ormai era chiaro a tutti che il santo Padre fosse rimasto molto colpito dalla figura del nostro vescovo don Franco. Siamo felici per lui e per la Chiesa tutta che potrà godere del benefico esercizio della sua carità. Ci auguriamo che il nuovo Vescovo che lo sostituirà possa essere all’altezza dell’eredità che lui cista lasciando! Ha cambiato lo stile relazionale all’interno della Diocesi, ora non si può più tornare indietro!