Ascolto la voce del Signore, che parla in modo umile, oppure metto il mio personale tornaconto davanti al Regno di Dio? Stamani nella prima meditazione degli Esercizi spirituali predicati a Papa Francesco e alla Curia Romana, padre Giulio Michelini esorta i 74 presenti a porsi alcune domande sulla propria vita spirituale.
Base di partenza della meditazione odierna è “la confessione di Pietro e il cammino di Gesù verso Gerusalemme” nel Vangelo di Matteo. Ieri pomeriggio l’introduzione agli Esercizi spirituali, che si tengono ad Ariccia fino a venerdì mattina. Il servizio di Debora Donnini per Radio Vaticana:
Gli Esercizi spirituali vengono scanditi dalla preghiera della Liturgia delle ore e dalle due meditazioni quotidiane, che passano dall’interpretazione dei testi al risvolto esistenziale. Gesù prendeva le sue decisioni nella preghiera non attraverso sogni o maghi, come faceva invece Alessandro Magno, secondo il racconto di Plutarco. Padre Michelini quindi esorta i presenti a domandarsi come si prendano le decisioni importanti della propria vita:
“Sulla base di quale criterio faccio discernimento? Decido d’impulso, mi lascio prendere dall’abitudine, metto me stesso e il mio tornaconto personale davanti al Regno di Dio? Ascolto la voce di Dio, che parla in modo umile?”.
Pietro e la tradizione rabbinica sulla voce di Dio attraverso i piccoli: umiltà di ascoltarci
Quindi padre Michelini si concentra sulla figura di Pietro e sulla tradizione rabbinica. Pietro riconosce che Gesù è il Messia per rivelazione. Da qui il francescano suggerisce che il Padre abbia parlato non solo per mezzo del Figlio, ma abbia parlato al Figlio, Gesù, anche attraverso Pietro. E’ Gesù che rivela poco per volta la sua vocazione, ma compie gesti anche perché sollecitato da altri. Nella vita di Gesù di Nazareth – spiega il francescano – molto spazio è lasciato agli incontri, che incidono sulla sua missione. Secondo la tradizione giudaica, poi, con la fine della grande profezia, si riteneva che Dio continuasse a parlare in modi molto umili, come ad esempio attraverso la voce dei bambini e dei folli. Con una comunicazione simile al sussurro di un vento leggero come accadde ad Elia sul monte Oreb. E padre Michelini lancia ai presenti un’altra occasione di riflessione:
“Ho l’umiltà di ascoltare Pietro? Abbiamo l’umiltà di ascoltarci gli uni gli altri, facendo attenzione ai pregiudizi o alle pre-letture che certamente abbiamo, ma attenti a cogliere quello che Dio vuole dire nonostante – magari – le mie chiusure? Ascolto la voce degli altri, magari debole, o ascolto solo la mia voce?”.
Accettare di seguire Gesù e portare la croce
Padre Michelini si sofferma poi sull’interpretazione di quegli studiosi che ritengono che Gesù sapesse quanto stava per accadere. Nel Vangelo di Matteo si dice che Gesù si ritirava, un verbo che nel greco antico indicava la ritirata degli eserciti di fronte a una sconfitta o ad un pericolo. Anche Gesù sembra ritirarsi alla notizia della arresto del Battista e quando sa che i farisei vogliono ucciderlo ma tutte queste ritirate strategiche, sottolinea padre Michelini, non sono per fermarsi: dopo essersi ritirato, Gesù fa delle cose concrete cioè inizia ad annunciare il Regno e guarisce i malati. Tra i tanti riferimenti che arricchiscono la meditazione del frate minore anche quello ad Hanna Arendt che parlava della banalità dal male, in riferimento a come i gerarchi nazisti parlavano delle atrocità da loro compiute, e questo in riferimento all’efferatezza con cui viene compiuta l’uccisione di Giovanni Battista in seguito alla richiesta di Erodiade. E al rabbino Hillel, perché Gesù continua la missione assumendo sempre nuove responsabilità fino a quella che lo porterà a Gerusalemme.
Da qui lo spunto per l’ultima riflessione:
“Mi chiedo se ho il coraggio di andare fino in fondo per seguire Gesù Cristo, mettendo in conto che questo comporta portare la croce, come lui ha detto, annunciando la risurrezione, la gioia, ma anche la prova: ‘Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua’ ”.
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IL SERVIZIO DA TG2000
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Fonte it.radiovaticana.va