Da domenica 30 aprile la quinta edizione. A San Paolo fuori le mura la benedizione del cardinale Vallini: «Grazie per questo servizio di amore e luce»
Sono pronte per la missione “Cento piazze” le cinquecento comunità neocatecumenali di Roma. La quinta edizione dell’iniziativa, voluta da Kiko Argüello, iniziatore del cammino neocatecumenale insieme a Carmen Hernández, partirà domenica prossima, 30 aprile, e proseguirà per tutte le domeniche di Pasqua fino a Pentecoste.
Sabato 22 aprile, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il cardinale vicario, Agostino Vallini, ha conferito il mandato e impartito la benedizione alle comunità che annunceranno la resurrezione di Cristo nelle piazze. Dal centro alla periferia della Capitale cento gruppi, ognuno composto da cinque comunità di famiglie, giovani, anziani, bambini e presbiteri, accogliendo l’invito di Papa Francesco, usciranno dalle parrocchie per evangelizzare tra la gente.
Ogni incontro, animato da canti, durerà circa due ore. Inizierà con la recita delle lodi o dei vespri; seguirà la testimonianza di un membro della comunità che parlerà del suo incontro con il Signore e in chiusura una breve catechesi, ogni domenica su un tema diverso: “Chi è Dio per te?”, “Il senso della vita”, “L’annuncio del kerigma”, “Il kerigma nelle scritture” (durante questo quarto incontro nelle piazze ci saranno sacerdoti disponibili per le confessioni) e “La Chiesa: cosa è per te e cosa ti aspetti”.
Al termine della missione le comunità inviteranno i presenti a partecipare alle attività delle parrocchie perchè «la gente deve constatare che la Chiesa è viva, piena di giovani e di amore» ha affermato Giampiero Donnini, responsabile della prima comunità neocatecumenale nata a Roma il 2 novembre 1968 nella parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento e santi Martiri Canadesi.
Dal cardinale Vallini il ringraziamento ai membri delle comunità per «questo servizio di amore e di luce», l’augurio di buona missione affinché annuncino la Buona notizia della risurrezione di Cristo «in questa città così bella ma allo stesso tempo tragica sotto molti aspetti» ma anche l’invito a fare di più: «le comunità neocatecumenali sono presenti in 100 parrocchie di Roma, ma nella Capitale le chiese sono oltre 340 questo significa che abbiamo un lungo cammino davanti a noi» ha detto il porporato.
«La bellezza di questa iniziativa – ha proseguito – sta nell’avere il coraggio di andare a proclamare il Vangelo ad ogni creatura come chiesto da Gesù, nel raccontare le proprie esperienze, ascoltare i problemi della gente, farci prossimi a chi afferma di essere senza speranza. È a loro in primo luogo che dobbiamo testimoniare l’opera di Dio nelle nostre vite. Ma la nostra testimonianza deve essere credibile anche nel quotidiano e in questo mondo che divide e contrappone dobbiamo dimostrare che abbiamo gli anticorpi dello Spirito Santo».
«I veri frutti di questa missione li conosce solo il Signore però in questi anni abbiamo avvicinato tante persone che hanno partecipato agli incontri in piazza – ha concluso Donnini -. Inizialmente sono stati attratti dai canti e dalle testimonianze ma poi hanno cominciato, o ripreso, a frequentare le parrocchie e a partecipare alla Messa».
Fonte: Roma Sette
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