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1.000 firme raggiunte! Io sto col Papa prima ancora di sapere dove starà il Papa #Synod15

In questa pagina vedrete le fotografie di tre giovani ragazzi: Domitilla Devoto, Teresa Bartolomei e Andrea Avella. Sono tre giovani che hanno deciso di “non andare in pensione a vent’anni”, ma di mettersi in gioco e impegnarsi in prima persona. Loro tre hanno lanciato la petizioneche ha raggiunto le prime 1.000 firme in queste ore. Tu hai firmato?: Io sto col Papa prima ancora di sapere dove starà il Papa.

Noi Papaboys abbiamo deciso di sostenere e di fare nostra questa petizione ed invitiamo tutti voi a firmarla:

[box]Firma anche tu la petizione: Io sto col Papa prima ancora di sapere dove starà il Papa [/box]

Qualcuno fra noi, che pure si professa cattolico qualche volta lo dimentica… ma ricordiamo che il Catechismo della Chiesa Cattolica, al num. 882 dice che:  “Il Papa, vescovo di Roma e successore di san Pietro, ” è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 22]. “Infatti il romano Pontefice, in virtù del suo ufficio di vicario di Cristo e di pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 22]”.

Poco più avanti, ai numeri 890 e 891 si parla anche dell’infallibilità: “Di questa infallibilità il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo pastore e dottore di tutti i fedeli, che conferma nella fede i suoi fratelli, proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale…”.

Noi cattolici crediamo che il Papa sia il Vicario di Cristo sulla terra e gli professiamo obbedienza. Nel Vangelo secondo Matteo (Mt 16,18-20) troviamo: “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»“. E’ lo stesso Gesù ad avere stabilito Pietro a capo della Chiesa. Papa Francesco è il 266° Pontefice della Chiesa Cattolica ed è indiscutibile successore di Pietro. Egli ci mostra, con i suoi gesti, con il suo amore, con la sua tenerezza, tutta la grazia di cui è investito dallo Spirito Santo. Il nostro nemico maggiore è satana, che cerca di dividerci. Non facciamoci ingannare dal demonio che ispira divisioni e lamentele. Non ascoltiamo le voci di quei pochi scontenti. La Chiesa sta con Papa Francesco. Noi cattolici stiamo con Papa Francesco.

Chi sono Domitilla, Teresa  e Andrea?

Ce lo facciamo raccontare da loro. In una lettera all’Associazione Nazionale Papaboys si presentano così:

Siamo Domitilla, Teresa e Andrea. Abbiamo -di media- 24 anni. 

Andrea è nato a Massa di Somma, in provincia di Napoli, da madre insegnante di religione e padre colonnello dei carabinieri. A quattordici anni si trasferisce a Roma. Alla seconda Università di Napoli Andrea studia Giurisprudenza. La passione per la pallavolo e l’insegnamento l’hanno portato ad assumersi incarichi di allenatore in diverse società. Da quasi sette anni Andrea è in contatto con la comunità di Sant’Egidio dove tuttora collabora con assiduità.

Teresa è “romana de Roma”, suo padre è preside della scuola ELIS al tiburtino, sua madre cancelliere di giustizia al Tribunale civile di Roma. Nella sua famiglia ci sono tre fratelli e una sorella più piccoli. Ha vissuto tre anni a Milano per prendere la laurea triennale in Economia alla Cattolica. Ora continua a studiare Management alla LUISS Guido Carli, ed è partita per l’Erasmus a Zurigo. Da sempre appassionata di tennis, da poco si dedica anche all’Orienteering con la società CCR. Spera un giorno di aprire una sua attività, magari nel settore gastronomico, dove ha già avuto esperienze lavorative. Da meno di un anno collabora al servizio dei “Giovani per la Pace” per le anziane di Via Alba, ed è felice di avervi incontrato Andrea. 

Domitilla è cagliaritana di nascita e romana di adozione. Papà medico, mamma impiegata, due sorelle, ha attraversato il mare e studia alla Sapienza Fisioterapia dell’età infantile. Le piace scrivere e da sempre gioca a calcio. Tifosissima della Juventus. 

Gestisce, insieme ad altre ragazze, le attività di un centro culturale e di formazione per ragazze dai 7 ai 25 anni. 

La Rivoluzione della tenerezza, cosi la definisce Bergoglio, sta cambiando la Chiesa e il mondo. Questo Papa sta parlando di tematiche che erano un tabù. Il motivo non è aprire le porte al libertinismo, ma portare la tenerezza e l’Amore di Dio a tutti.

”La famiglia ci salva da due fenomeni attuali: la frammentazione e la massificazione. In entrambi i casi le persone si trasformano in individui isolati, facili da manipolare e governare.” (Francesco, Cuba, 22 settembre 2015)

Facendo nostre le parole del Papa ci stiamo rendendo conto che la nostra stessa Fede, e i suoi contenuti, ci spingono ad aprire le porte del nostro cuore a un nuovo Amore.

Per questo motivo non vogliamo ascoltare la voce di chi, impaurito dal cambiamento di cuore, non vuole accettare le parole del nostro Papa. Invece, vogliamo ricordare a tutti noi cristiani cattolici e gente di buona volontà, che siamo in unità con quanto dice il Papa in materia di Fede. Soprattutto ora che si pronuncerà durante e in seguito al Sinodo sulla famiglia, dal 2 al 24 ottobre.

La petizione:

[box]Tutti sanno che per i cattolici il Papa è un punto di partenza, un punto da non discutere. Noi cattolici crediamo che in tema di fede e di morale – non nei suoi comportamenti personali – il Papa è infallibile. Lo sanno perfino tutti i miei amici atei, agnostici, miscredenti e pure il mio fruttivendolo islamico, che di immaginette del Papa ne ha più di una.

Poiché ho sentito qualcuno, in vista del Sinodo, dire che se succedono o non succedono “certe cose”, arriverà uno scisma, io e i mie amici, con questa petizione vogliamo dire, in un modo molto affettuoso, che saremo col Papa prima ancora di sapere dove sarà il Papa.
“Is the Pope catholic?”, è l’ultima domanda dei giornalisti in questi giorni. Tanto che Francesco ha detto, scherzando, che avrebbe potuto recitare un Credo per dimostrarlo!

Ripeto: dopo il Sinodo che si terrà a Roma dal 4 al 25 ottobre, noi saremo con il Papa dove il Papa sarà. Il Papa starà dove gli dirà di stare lo Spirito Santo, giusto? Questo è un dogma, no?

Noi staremo con lui. Adesso siamo in tre: vediamo quanti saremo alla fine del Sinodo.

Forse è perché a vent’anni le cose mi sembrano semplici ma non capisco (non capiamo) i cattolici che mettono in dubbio questo. Molti giornalisti l’hanno detto pure per Medjugorje – che ci sarà uno scisma se non verranno approvate le apparizioni. E qualcuno, l’ho sentito con le mie orecchie, spera pure che “il Signore chiami a Sé il Papa prima che ne combini una grossa”. Siccome da adesso e durante il Sinodo ne sentiremo di tutti i colori, abbiamo deciso questa raccolta di firme di solidarietà col Papa.

Non stiamo col Papa solo dopo aver sviscerato e passato in rassegna tutte le cose che ha detto e che ha fatto, o perché ci piace. Stiamo col Papa perché è il Papa. Non perché è Francesco, o Benedetto, o Giovanni Paolo, ma perché è il Papa. Per questo lanciamo una petizione prima del Sinodo e la proseguiremo durante il Sinodo. Firmiamo tutti per dire che un cattolico sta col Papa perché è il Papa. Il resto è fuffa.

Domitilla Devoto, Teresa Bartolomei, Andrea Avella [/box]

Firma anche tu la petizione!
https://secure.avaaz.org/it/petition/Papa_Francesco_Sto_col_Papa_prima_ancora_di_sapere_dove_stara_il_Papa/

12 COMMENTI

  1. CHE IL SIGNORE DIO VI BENEDICA!!!!!!
    Anch’io sto col papa prima di sapere dove starà! VIVA GESù, VIVA MARIA SANTISSIMA

  2. Buongiorno a tutti voi. Sono un diacono permanente della diocesi di Pinerolo.
    Stimo molto il lavoro che fate e vi auguro di poterlo proseguire sembre meglio per una profonda testimonianza cristiana.
    Segnalo che i vari pulsanti attivi contrassegnati con la parola ROMA aprono un pop-oup pubblicitario. Questo anche nella zona di testo rinforzata da un fondo grigio.
    In tale zona la parola ROMA mi pare erronea poiché il Sinodo sulla famiglia si tiene a Firenze.
    Ho anche disponibile un fermo immagine.
    Sono io che sbaglio e faccio troppo il pignolo?
    Con viva cordialità!
    Enrico Berardo, diacono permanente

    PS – Ovviamente questa comunicazione non è da pubblicare.

  3. Malgrado i miei non pochi anni ( 78!!! ) condivido in pieni la Vostra posizione e Vi ammiro per quello che fate. Bravissimi!!! Forza,continuate così nel nome del Signore
    Franco Gioia

  4. Cari amici, vi seguo e vi approvo. Questa di stare col Papa è una bella cosa, una cosa che da quando sono tornato al Signore e alla Chiesa è stata ill fondamento delle mie scelte. Quando sono tornato alla Chiesa (ormai sono molti anni) non avevo certezza di nulla, tranne che della dottrina della Chiesa che per me si riassumeva nel Magistero del Papa.
    Voi perciò fate bene a fare questa iniziativa, ma io non mi sento di firmare. Mi sembrerebbe di adulare (questo vale solo per me e non per gli altri). E io non voglio avere il senso di adulare nessuno, neppure il Papa: l’unica cosa che voglio e che chiedo a Dio è essergli fedele. A parole, quando necessario, e coi fatti. Ma questa è un’iniziativa per giovani e i giovani fanno bene a firmare. Avete il mio sostegno.

  5. Sono d’accordo con voi per l’ammirazione che avete per questa persona, ma stare dalla parte di qualcuno indipendentemente da quello che faccia, dalle posizioni che prende e dalle sue decisioni non è da persone razionali e intelligenti. Nostro Signore Gesù ci ha detto di avere fede, ma questo non significa far venir meno il nostro intelletto e la nostra razionalità! Dobbiamo avere fede e pregare, con il cuore con l’anima e con la testa!! è così che si percorre il sentiero di nostro Signore… Un caro abbraccio a tutti

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