C’è una data che resta memoria viva nei cuori di coloro che l’hanno vissuta. Una notte indimenticabile, ricca di storia e di storie, di gioia e di passione, di paura e di speranza. Non era ancora il calcio del ‘solo business’ e c’era ancora un po’ di spazio per i sentimenti.
Per i più giovani, è storia e leggenda.
L’11 luglio 1982 l’Italia vince il suo terzo Mondiale.
Allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid gli azzurri di Enzo Bearzot superano in finale la Germania Ovest per 3-1.
Dopo un primo tempo a reti inviolate, nel quale Antonio Cabrini fallisce un calcio di rigore, la ripresa vede gli azzurri uscire fuori portandosi in vantaggio con Paolo Rossi (al 6° centro e capocannoniere del torneo), poi raddoppiare con Marco Tardelli il cui urlo di gioia rimarrà nella storia. Altobelli sigla il 3-0 mentre è di Breitner il gol della bandiera.
Finisce in tripudio con il capitano Dino Zoff ad alzare a 40 anni il trofeo.
Un epilogo incredibile, a giudicare dalla fase a gironi deludente, con l’Italia qualificata per il rotto della cuffia con 3 pareggi, ma che dal turno successivo è stata capace di diventare una macchina perfetta, battendo in sequenza Argentina, il grande favorito Brasile, la Polonia e la Germania Ovest