Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini (Mt 9,1-8).
Il miracolo
Viene portato dinanzi a Gesù un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la fede dei portatori – secondo altre fonte evangeliche gli era stato calato dal tetto scoperchiato perché non si era potuto farlo entrare per la porta – dice al paralitico: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati!”. Sei rimesso nell’amicizia con il tuo Dio e Signore. Ora puoi vivere anche da paralitico. Quando si è nell’amicizia con Dio, il corpo può vivere in ogni sofferenza, malattia.
Gesù, nell’amicizia con Dio, visse quaranta giorni senza mangiare nel deserto. Visse nell’amicizia con Dio anche le ingiurie, le percosse, le frustate, gli insulti, gli sputi. Si lasciò anche inchiodare al legno della croce, versando tutto il suo sangue. Visse tutte queste cose da giusto, da persona senza peccato, da amico del Signore. Quando non si è amici del Signore, diviene difficile, se non impossibile, accettare queste cose. Sono un giogo troppo pesante. In Dio, con Dio, tutto è possibile.
San Paolo insegnava ai Filippesi che lui tutto può in Colui che gli dona forza. Chi è vero amico di Dio sa vivere bene sia la ricchezza che la povertà. Lazzaro, amico di Dio, vive in modo sublime la sua povertà. Il ricco cattivo vive terribilmente male la sua ricchezza. La vive così male da dannarsi. “So vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza
“(Fil 4,4-13).
Applicazione del Vangelo
Cristo Gesù è venuto per togliere il peccato del mondo. È il peccato la causa di ogni male, sia fisico che spirituale. Tolto il peccato dal cuore, dal corpo, dallo spirito, la benedizione di Dio ci fa accogliere non solo la malattia, la povertà, la miseria, ma anche la morte. La vera, la sola, l’unica povertà è la mancanza di Dio nel nostro cuore. Se Dio non è in noi, nulla sopportiamo. Non abbiamo le forze. Senza Dio, ogni lite può sfociare in un omicidio.
Vi sono alcuni scribi che osservano e ascoltano la parola di Gesù pronunciata sul paralitico e dicono fra sé: “Costui bestemmia” perché a loro giudizio aveva preso il posto di Dio, il solo che può perdonare i peccati. Essi ignorano che la parola del profeta è parola di Dio. Il profeta può sempre dire ad ogni uomo una particolare parola di Dio. Per il paralitico questa parola il Padre gli ha comandato di dire e questa parola Lui ha detto. Chi conosce la Scrittura sa che questo è avvenuto con Natan, il profeta, verso Davide.
Gesù interviene con energia di Spirito Santo contro tali accuse. Un profeta è sempre portatore della vera parola di Dio. Ora tutte le parole di Dio sono uguali, non vi è una parola più facile e una più difficile, una più vera e una meno vera. Tutte provengono dal suo cuore. Dal suo cuore esce la parola: “Ti sono perdonati i peccati”. Dal suo cuore esce anche l’altra: “Àlzati e cammina”. Se non uscisse dal cuore del Padre la prima, neanche la seconda potrebbe uscire.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, rifugio dei peccatori, insegnaci a perdonare sempre, a rimettere sempre ogni peccato dei nostri fratelli, perché possiamo vivere da riconciliati e da veri figli del Padre.
Angeli e Santi Dio, non permettete mai che odio, astio, rancore, vendetta, desiderio di giustizia ci imprigionino il cuore e lo tengano chiuso al perdono e alla grande misericordia. Perdonare è necessario per essere perdonati.
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Don Francesco Cristofaro
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