Ricorre oggi il 17° anniversario della creazione a cardinale di Papa Francesco per volere di san Giovanni Paolo II. Nell’ottavo Concistoro dei nove voluti da Papa Wojtyla – il 21 febbraio 2001 – l’arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, allora Primate dell’Argentina, Ordinario per i fedeli di Rito orientale residenti nel Paese e Gran Cancelliere dell’Università Cattolica, venne creato cardinale del titolo disan Roberto Bellarmino.
In questo Concistoro, il più numeroso nella storia della Chiesa, furono creati porporati 42 presuli (e furono pubblicati i nomi dei due cardinali in pectore del 1998: Marian Jaworski e Jānis Pujats). L’arcivescovo J.M. Bergoglio aveva allora 64 anni. “E’ stato il cardinale Antonio Quarracino a volerlo come suo stretto collaboratore a Buenos Aires. Così il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella cattedrale l’ordinazione episcopale proprio dal cardinale. Come motto sceglie Miserando atque eligendo e nello stemma inserisce il cristogramma IHS, simbolo della Compagnia di Gesù. È subito nominato vicario episcopale della zona Flores e il 21 dicembre 1993 diviene vicario generale. Nessuna sorpresa dunque quando, il 3 giugno 1997, è promosso arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica.” (fonte: Vatican.va)
I Concistori di Papa Francesco Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco dal 13 marzo 2013, ha convocato due Concistori per creare nuovi porporati: il 22 febbraio 2014 (19 cardinali) e il 14 febbraio 2015 (20 cardinali). Nel “calcolo” del possibile e del probabile diversi osservatori ritengono che quest’anno dovrebbe essere convocato un Concistoro per ri-equilibrare il corpo elettorale che nell’arco del 2016 “perderà”, per ragioni d’età, 10 elettori.A oggi il numero di cardinali elettori ammonta a 117, 3 sotto il numero auspicato da Papa Paolo VI. 15 anni fa … La prima e unica reazione del futuro cardinale Bergoglio, il 21 gennaio 2001, dopo l’annuncio di Papa Wojtyla della creazione di 42 nuovi porporati, elenco in cui appariva il suo nome, fu un breve comunicato dell’arcivescovato: “Essere cardinale, diceva la nota, rappresenta una maggiore vicinanza al Papa e una collaborazione con il Sommo Pontefice nel servizio alla Chiesa Universale. E’ il Papa che decide e in questo caso sono assolutamente certo che si tratta di una speciale considerazione e affetto verso la sede di Buenos Aires. Tutti i fedeli di questa città sono sotto lo sguardo del Santo Padre e poiché è questa la città capitale del Paese è uno sguardo che si estende a tutti gli argentini. Giovanni Paolo II vuole molto bene all’Argentina. Ancora ricordo la sua voce vibrante e il suo incoraggiamento nel corso della sua visita (al Paese): ‘Argentina! Alzati!’. Il Papa segue da vicino i problemi della nostra patria con cuore paterno“. Nessun cambiamento nella vita del neoporporato Creato cardinale Bergoglio accentuò ancora di più la sua conosciuta riservatezza e discrezione. Non accettò festeggiamenti e eventi celebrativi, neanche al suo rientro dopo aver ricevuto la berretta e l’anello cardinalizio. Continuò il suo lavoro pastorale come ognigiorno, senza cambiare una sola riga della sua fitta agenda di impegni. Prima della cerimonia il futuro cardinale non volle neanche comprare gli abiti cardinalizi e fece adattare alla sua taglia quelli del suo predecessore, il card. Quarracino, piuttosto robusto. Ad un gruppo di fedeli, che annunciarono la loro intenzione di accompagnarlo a Roma per il Concistoro del 21 febbraio 2011, mons. Bergoglio chiese accoratamente di non farlo e di destinare il denaro a opere di assistenza ai più bisognosi. J. M. Bergoglio, nel 2001, era una figura ecclesiastica argentina e latinoamericana di grande prestigio e rilevanza. Forse lo era un po’ meno nell’ambito internazionale anche se nelle sfere ecclesiali era molto conosciuto. Oltre alla sua discrezione si parlava spesso della sua singolare capacità di combinare una tenera severità con una poco comune umanità e partecipazione. Si ricordava spesso anche la sua totale e continua vicinanza al suo clero e al riguardo, oggi, si conoscono i suoi comportamenti più unici che rari, come ad esempio assistere, anche di notte, sacerdoti malati o in fin di vita. Anche dopo la creazione cardinalizia J. M. Bergoglio continuò a fare ciò che faceva sempre. Il suo edicolante – Luis Del Regno – ricorda che ogni mattina, da lunedì a sabato, buttava oltre il cancello della casa di Bergoglio, dentro una busta di plastica legata con un grosso elastico, i principali quotidiani e settimanali. “Il cardinale ogni fine del mese passava a pagare e mi ridava indietro i 30 elastici”, aggiunge Del Regno e precisa: “La domenica non c’era consegna dei giornali poiché lui passava puntualmente alle 5.30 del mattino, chiacchierava con me 10 minuti, e poi prendeva l’autobus 28 per recarsi a Lugano dove dava del mate cocido ai ragazzi malati”. .
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Il 18 marzo 2013 da Santa Marta Papa Francesco fece una telefonata a Luis Del Regno ma l’edicolante era assente e perciò parlò con il figlio Luis, il quale non credette alla persona che diceva di essere il “cardinale Jorge” convinto che fosse uno scherzo di un amico. “Dai Luis, è una cosa seria. Sono Jorge Bergoglio e ti chiamo da Roma”, si sentì dire il figlio dell’edicolante e poi aggiunge: “Mi ha chiesto per noi, per i membri della famiglia, per papà in particolare, mi ha chiesto di pregare per lui e alla fine mi ha detto di sospendere la consegna dei giornali … perché tu sai cosa è successo …” Redazione Papaboys (Fonte ilsismografo.blogspot.it/Francesco Gagliano)