Il culto al Sacro Cuore di Gesù esprime in sintesi tutta la fede cattolica; non deve perciò essere vista solo come una devozione tra le tante. L’insegnamento costante del Magistero ecclesiastico dei sommi Pontefici infatti porta luce e chiarezza in questa splendida pratica.
Qual è il fine di chi l’abbraccia? Essenzialmente i fini sono due:
1. Espiazione; 2. Riparazione.
Espiazione e riparazione dei peccati personali e altrui. In centro e fine di questa devozione è lo stesso che portò il Verbo eterno del Padre a morire sulla croce per l’umanità intera. “Amore” e “dolore” sono le parole chiave per comprendere il senso di questo culto particolarissimo e pienamente cattolico. Chi lo abbraccia si impegna a fare suoi gli stessi sentimenti e le medesime intenzioni di Cristo che si è fatto uomo con gli uomini per salvarne il maggior numero sacrificando se stesso sulla croce. Nel Cuore di Gesù infatti l’uomo trova la fonte e il centro della storia della salvezza. Le ferite e le spine come segno dei peccati degli uomini che affliggono il cuore del Salvatore, la fiamma ardente sormontata da una croce a indicare il sacrificio di salvezza a motivo del suo ardente amore per gli uomini sono una sintesi mirabile di tutta la storia della salvezza. Non è un culto nuovo quello che Gesù rivelò a Santa Margherita Maria Alacoque, ma è lo stesso insegnamento dato da San Giovanni nel suo Vangelo; si pensi quando l’apostolo amato poggia il capo sul petto del Signore durante l’ultima cena o quando il centurione romano trafigge il costato del crocifisso facendone scaturire sangue e acqua.
Si potrebbe affermare senza possibilità di smentita che ogni cattolico dovrebbe rendere uno speciale culto di adorazione al Cuore di Cristo anche senza abbracciare esplicitamente questa devozione particolare; quel Cuore è il segno più concreto del suo immenso amore per l’umanità peccatrice che anela alla redenzione dei corpi e delle anime. Un Cuore di carne che batte ancora oggi nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia contenuto in ogni tabernacolo del mondo e visibile a ogni occhio nei miracoli eucaristici di alcuni specifici luoghi della terra.
Redazione Papaboys (Fonte gloria.tv/Istruzione Cattolica)