2 Febbraio 2023: Festa della Presentazione del Signore (Candelora)
Oggi è la Festa della Presentazione del Signore – Quaranta giorni dopo il Natale del Signore, Gesù fu condotto da Maria e Giuseppe al Tempio. Questo per adempiere la legge mosaica, ma soprattutto per incontrare il suo popolo credente ed esultante, luce per illuminare le genti e gloria del suo popolo Israele.
La festa odierna è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l’esempio della più perfetta ubbidienza.
Nell’Antico Testamento, Dio, aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell’Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei.
Un’altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi , quaranta giorni dopo la nascita del bambino.
Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo la sua nascita.
Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.
Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all’Eterno Padre; ma l’offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia, senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte. Poiché Ella era certa che l’offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull’altare della croce.
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Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d’aver visto il Salvatore del mondo.
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Illuminato dal cielo, riconobbe subito che il figlio di Maria era il Salvatore. Lo prese fra le braccia e disse:
«Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace…».
Successivamente benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: «Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l’anima».
Maria, istruita nella Sacra Scrittura, aveva già intravvisto tutte le pene che doveva patire il suo Figlio e nelle parole di Simeone ne ebbe la dolorosa conferma.
Maria a tutto acconsente e con mirabile fortezza, offre Gesù all’Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.
Fatta l’offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazareth.
La Festa della Presentazione è detta anche Candelora e nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme.
Celebrazioni legate alla luce in questo periodo dell’anno esistevano anche in alcune tradizioni religiose precristiane. Feste che rappresentavano il passaggio tra l’inverno e la primavera, ovvero tra il momento di massimo buio e freddo e quello di risveglio della luce.
O Dio, fonte e principio di ogni luce,
che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone il Cristo,
vera luce di tutte le genti,
benedici questi ceri e ascolta le preghiere del tuo popolo,
che viene incontro a te con questi segni luminosi e con inni di lode;
guidalo sulla via del bene,
perché giunga alla luce che non ha fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
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