Con quale autorità fai queste cose?
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Gesù ha purificato il tempio, manifestandosi come vero profeta inviato da Dio presso il suo popolo. Ora ogni profeta mai ha ricevuto un solo ordine, o un solo comando dagli uomini. Egli sempre è stato e sempre sarà sotto il pieno governo del Signore. Il profeta fa ciò che gli viene comandato, parlando ed operando solo su disposizione celeste. Questa verità è stata rivelata dallo stesso Gesù a Nicodemo.
In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo (Gv 3,11-13).
Questa stessa verità sarà confermata alla fine della vita pubblica. Qualche momento prima che Gesù si chiudesse nel Cenacolo, per svelare ai discepoli il suo cuore.
Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me» (Gv 12,44-50).
Gesù in questo preciso momento storico non può assolutamente dire nulla sulla sua persona. Una sola parola interpretata malignamente dai Giudei lo avrebbe condannato a lapidazione immediata. La sua sapienza, perfettamente guidata dallo Spirito Santo, gli viene subito in aiuto. Lui risponderà sotto condizione: che anche quanti lo stanno interrogando rispondano prima ad una sua precisa richiesta. È il panico, la paura, l’indecisione, l’incertezza, la consultazione, infine la decisione. Quanti interrogano Gesù si dichiarano incompetenti, degli inetti. Si dicono persone che non sanno discernere se una cosa viene da Dio o dagli uomini.
Un piccolo ragionamento si impone. Se questi uomini non sanno discernere su Giovanni il Battista che è vero profeta del Dio vivente, potranno mai discernere su di Lui che è il Figlio eterno del Padre? Potrà rivelare loro Gesù la sua identità di natura con il Padre, la sua divina Figliolanza, il suo essere il Cristo di Dio, l’inviato del Padre per ricolmare il mondo di verità e grazia? Sarebbe stato lapidato all’istante. Nulla è più deleterio dell’ignoranza quando si sposa con la malvagità, la cattiveria, la superbia e la sete del potere. Questi uomini non meritano alcuna risposta. Voi sapete e dite di non sapere. Io so e dico che non vi rispondo. Non siete in grado di essere miei giudici.
Dalla sapienza di Gesù si rimane sempre conquistati, attratti. La sua vita è tutta governata da essa. Se Lui ne fosse rimasto privo anche per un solo istante, dai suoi nemici sarebbe stato distrutto, lapidato, ucciso, fatto scomparire dalla nostra terra. Solo con la sapienza si vince il male. La forza quando si unisce alla stoltezza produce solo danni. La forza senza saggezza è morte. È la saggezza che sempre guida la forza perché possa produrre solo il più grande bene. Gesù è grande. Va imitato.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci saggi, sapienti sempre.
Commento del Movimento Apostolico
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