La Chiesa ai appresta a riconoscere la santità di cinque Beati e lunedì prossimo, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, Papa Francesco presiederà la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di queste figure, vissute tra il ‘700 e il ‘900. Le ricorda nel suo servizio Alessandro De Carolis per Radio Vaticana:
Ha 47 anni Salomone Leclercq, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, quando la Rivoluzione francese, che da tre anni ha travolto con crude persecuzioni anche la Chiesa, lo pone di fronte alla scelta cruciale: giurare fedeltà alla Costituzione o pagare le conseguenze di un rifiuto. Leclerq si oppone al sopruso – come faranno molti altri sacerdoti, religiose e religiosi – e questo lo porta alla morte, che subisce, come primo martire lasalliano, a Parigi nel 1792.
Tabernacoli abbandonati
Passerà alla storia come il “vescovo dei tabernacoli abbandonati”, mons. Manuel González García, spagnolo, vissuto a cavallo tra l’Otto e il Novecento. Brilla presto la sua dedizione al culto eucaristico, alla quale fonda e vota due strutture, l’Unione Eucaristica Riparatrice e la Congregazione delle Suore Missionarie Eucaristiche di Nazareth. Si spegne a Madrid nel 1940.
All’avanguardia dell’educazione
Lodovico Pavoni, sacerdote bresciano, è uno degli educatori più all’avanguardia del suo tempo. Concepisce agli inizi dell’800 un modello di istruzione e di avviamento al lavoro che anticipa le moderne scuole professionali. Anche la Congregazione religiosa dei Figli di Maria Immacolata, da lui fondata, appare così nuova e audace, con i suoi cosiddetti “frati operai”, da dover attendere a lungo il riconoscimento da parte delle autorità. Muore nel 1849, in pieno Risorgimento italiano, mentre cerca di portare in salvo i suoi ragazzi dal pericolo dei combattimenti delle Dieci Giornate di Brescia.
Dio spiegato ai semplici
Figura dell’Ottocento è anche Alfonso Maria Fusco, sacerdote salernitano, uomo di poche parole e di inesauribile carità, proposta col tratto della tenerezza. Si dedica al ministero tra i contadini, con la sua predicazione fatta di parole comprensibili e profonde, e alla formazione dei giovani, specialmente poveri e orfani. Fonda la Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista e si spegne a 71 anni, nel 1910.
L’oblazione nel Carmelo
A cavallo tra l’Otto e il Novecento, si sviluppa la breve vicenda umana ma intensa dal punto di vista spirituale di Elisabetta della Santissima Trinità (al secolo: Elisabetta Catez), monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Entra nel Carmelo di Digione a 21 anni, nel 1901. I cinque anni della sua vita religiosa sono una continua ascesa verso Dio, che le consente di sopportare e offrire le sofferenze che le causa il terribile morbo di Addison da cui viene colpita e che la porta alla morte nel 1906.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)