Il capitolo 5 dell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia contiene molti consigli preziosi: 1. I figli non saranno mai un errore. Pensarla così “è vergognoso!”, dice il Papa. Bisogna sempre accettarli come un dono di Dio, anche quando non rientravano nei progetti iniziali della coppia.
2. Nessun sacrificio è eccessivo quando è fatto per loro.
3. Citando Giovanni Paolo II, Francesco si riferisce alla gravidanza come al momento in cui la madre partecipa al “mistero della creazione, che si rinnova nella generazione umana”. Il papa chiede alle donne incinte di conservare la loro allegria, anche tra i timori e le preoccupazioni per la gravidanza, tra i commenti o i problemi che possono sorgere nell’arco dei nove mesi. E se il figlio non è arrivato al momento giusto? Bisogna chiedere a Dio di dare ai nuovi genitori la forza per accettare pienamente il loro bambino.
4. I figli non sono una risposta alle aspettative personali. Sono esseri umani. “Non è importante se questa nuova vita ti servirà o no, se possiede caratteristiche che ti piacciono o no, se risponde o no ai tuoi progetti e ai tuoi sogni”, perché “un figlio lo si ama perché è figlio: non perché è bello, o perché è così o cosà”. Il papa consiglia di aspettarlo con tenerezza, di accettarlo senza condizioni e di accoglierlo con cuore generoso.
5. I figli hanno bisogno dell’amore del padre e della madre, che li aiutano nel loro sviluppo integrale e armonico. Hanno bisogno dell’amore di ciascuno, ma anche dell’amore tra loro. Padre e madre, dice il papa, mostrano “il volto materno e il volto paterno del Signore”.
6. Francesco consiglia di integrare con saggezza la realtà del lavoro e della maternità, accompagnando i figli soprattutto nei primi anni di vita, e avverte dei rischi dell’assenza del calore che solo una madre può offrire.
7. Il papa ricorda alle donne la necessità di esercitare il proprio “genio femminile”: la loro maternità, la loro tenerezza, la loro capacità di accogliere – qualità che implicano anche doveri nella loro missione, necessari per il bene di tutti.
Papa Francesco ringrazia le madri che vivono in base alla loro vocazione, perché sono “l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico”.
“Una società senza madri sarebbe una società disumana, perché le madri sanno testimoniare sempre, anche nei momenti peggiori, la tenerezza, la dedizione, la forza morale”, conclude il Santo Padre.
Redazione Papaboys (Fonte it.aleteia.org)