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Vi portiamo oggi a scoprire la bellissima Abbazia Di Montecassino, consacrata 53 anni fa da Paolo VI

#AccaddeOggi – Il 24 ottobre del 1964 Papa Paolo VI consacra la chiesa cattedrale dell’abbazia di Montecassino, ricostruita dopo la distruzione della guerra, e pubblica la lettera apostolica Pacis nuntius con la quale san Benedetto da Norcia viene proclamato patrono d’Europa 

Nel 529 S. Benedetto con alcuni discepoli, costituisce con l’oratorio il primo nucleo del Santuario, utilizzando i restanti edifici del tempio pagano come abitazioni per i monaci e spazi per le attività di lavoro. E’ qui che il Santo completa il suo Regula Monachorum, fondando la regola benedettina “Ora et Labora”, che istituisce l’ordine monastico.

La prima chiesa edificata fu quella di S. Martino, con un oratorio dedicato a S. Giovanni Battista mentre, nell’VIII secolo, venne costruita la Basilica a tre navate, la Chiesa di S. Salvatore e il monastero.
L’abbazia fu distrutta e ricostruita per ben quattro volte nell’arco dei secoli. La prima invasione nel Santuario avvenne da parte dei Longobardi nel 577; nell’ 883 i Saraceni occupano e saccheggiano il monastero, dandolo poi alle fiamme; il terremoto del 1349 distrugge il complesso per la terza volta; durante la Seconda Guerra Mondiale, un bombardamento alleato quasi rade al suolo l’abbazia benedettina.

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Il Santuario
Nel corso del tempo, le varie ricostruzioni del monastero hanno dato al suo aspetto molteplici caratteri e stili. Possiamo infatti riconoscere, tra gli altri, l’espressione tardo rinascimentale e il periodo barocco. Dopo l’ultima e rovinosa devastazione a causa del Secondo Conflitto Mondiale, una complicata opera di riedificazione ha cercato di restituire all’abbazia il suo aspetto originario.
Basandosi secondo il progetto iniziale – caratterizzato dalla pianta rettangolare aperta sul disegno dei tre chiostri con la Basilica a tre navate – l’edificio fu in seguito ricostruito cercando di rispettare fedelmente lo stile seicentesco.

I chiostri
Attualmente l’abbazia comprende: il Chiostro d’ingresso, il Chiostro del Bramante e il Chiostro dei Benefattori, comunicanti fra loro.
Nel primo Chiostro sorgeva il tempio consacrato ad Apollo. S. Benedetto lo riadattò a oratorio dedicandolo a S.Martino. Al centro del giardino una scultura rappresenta l’episodio della morte di S. Benedetto.
Il Chiostro del Bramante, di stile rinascimentale, è stato costruito nel 1595. Al centro è situata una cisterna ottagonale, fiancheggiata da colonne corinzie che sostengono la trabeazione. Ai piedi della scalinata si trovano due statue: a sinistra S. Benedetto, pezzo originale del 1736, a destra S. Scolastica, una copia.
L’ultimo Chiostro fu realizzato nel 1513, probabilmente su disegno di Antonio di Sangallo il giovane. Sono presenti statue di papi e sovrani che, nel corso dei secoli, hanno contribuito generosamente alla vita del santuario.



La Basilica
La Basilica-Cattedrale ha una facciata costituita da tre porte in bronzo; le iscrizioni elencano i possedimenti e le chiese dipendenti da Montecassino nei secoli XI e XII.
Le porte laterali, invece, sono formate da pannelli che illustrano gli episodi della vita di S. Benedetto e della storia del Santuario.
Riedificata secondo linee architettoniche e decorative barocche, la nuova costruzione, è stata realizzata con il materiale marmoreo preesistente per rifare i pavimenti e intarsiare le pareti. Al contrario, gli affreschi e i dipinti originali sono andati completamente distrutti.
Un affresco del 1979, il “Paradiso Benedettino”, è situato sulla facciata interna della Basilica.
L’interno della Cattedrale è costituito da tre navate: le due laterali comprendono quattro cappelle ciascuna, alcune delle quali recuperate dalle macerie e restaurate.
Al centro del presbiterio si trova l’Altare Maggiore, ricco di sculture. Anche se danneggiato dal bombardamento, l’altare è stato restaurato quasi completamente con elementi e decorazioni originarie.
Nella cupola si possono ammirare affreschi che raffigurano S. Benedetto e S. Scolastica, mentre nei tondi sono dipinti i Santi fondatori di Ordini monastici che hanno assunto come guida la regola benedettina.

La sagrestia contiene ricche decorazioni e il rivestimento ligneo è una copia del precedente andato distrutto. Le tele ovali, copie anch’esse, illustrano i sette sacramenti, e nella volta è posta una grande tela che raffigura l’Assunzione della Madonna del XVIII secolo.
Il Coro in noce venne restaurato nel XVII secolo. Sulle pareti sono presenti le tele settecentesche con scene di vita di S. Benedetto del pittore Melanconico.
La cripta, la chiesa nascosta sotterranea, fu costruita nel 1544, anche se la decorazione cinquecentesca venne sostituita nel 1913. Lungo le scalinate, in bassorilievo, due processioni di monaci e monache si dirigono idealmente verso l’altare. Al piano superiore si trovano due cappelle dei discepoli di S. Benedetto: S. Mauro e S. Placido.



Redazione Papaboys (Fonte www.vaticano.com)

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