Era la sera del 3 giugno. 55 anni fa la morte di San Giovanni XXIII. Dal Paradiso prega per noi

54 anni fa, la sera del 3 giugno 1963, moriva Giovanni XXIII. Aveva 82 anni, e da appena 7 era stato eletto Papa dopo Pio XII. Un Pontefice molto amato, che trascorse molto del suo pontificato visitando parrocchie, ospedali e carceri.

È stato il Papa buono, il Papa del discorso alla luna, il Papa della carezza ai bambini («Tornando a casa troverete i bambini. Date un carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nell’ora della tristezza e dell’amarezza»).




Soprattutto il Papa del Concilio, visto che la data scelta per la sua memoria liturgica richiama l’apertura del Vaticano II, l’11 ottobre 1962.

Ma nel ricordo collettivo che ancora resiste, trasmesso dai genitori ai figli, dai figli ai nipoti, c’è soprattutto l’immagine del “pastore” semplice, gentile, che, a sorpresa, per il primo Natale da Pontefice, decide di visitare i piccoli ricoverati al Bambin Gesù. E che qualche giorno dopo, il 26 dicembre 1958, va a pregare con i carcerati nella prigione romana di Regina Coeli salutandoli così: «Non potete venire da me, così io vengo da voi».

Ma Angelo Roncalli, nato a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo il 25 novembre 1881, è stato anche molto altro. È stato il Papa del “nuovo dialogo” con il mondo ebraico, della Pacem in terris, della santità come vocazione da raggiungere a costo di qualsiasi sacrificio.

Uno stile di vita risuonato nelle parole con cui Papa Francesco il 27 aprile 2014 lo ha dichiarato santo insieme a Giovanni Paolo II.




A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire