Nell’intervista rilasciata in queste ore alla giornalista dell’Agenzia argentina Bernarda Llorente, Papa Francesco ha risposto anche ad una domanda su narcisismo, scoraggiamento e pessimismo, indicando modalità per combattere a questi mali del nostro tempo. Leggiamo la risposta del Pontefice.
Francesco, lei descrive spesso tre mali del tempo: il narcisismo, lo scoraggiamento e il pessimismo. Come si combattono?
Le tre cose che ha citato – narcisismo, scoraggiamento e pessimismo – fanno parte della cosiddetta psicologia dello specchio.
Narciso, naturalmente, guardava lo specchio. E questo guardarsi non è guardare avanti, ma tornare su se stessi e leccarsi continuamente la ferita. Quando, in realtà, ciò che ti fa crescere è la filosofia dell’alterità. Quando nella vita non c’è confronto, non si cresce.
Le tre cose che hai citato sono quelle dello specchio: lo guardo per guardare me stesso e lamentarmi. Ricordo una suora che si lamentava tutto il tempo e in convento la chiamavano “Suor Lamentela”.
Ebbene, ci sono persone che si lamentano continuamente dei mali del tempo. Ma c’è qualcosa che aiuta molto contro questo narcisismo, scoraggiamento e pessimismo: il senso dell’umorismo.
È ciò che rende più umani. C’è una bellissima preghiera di San Tommaso Moro, che recito ogni giorno da più di 40 anni, che inizia chiedendo:
“Dammi, Signore, una buona digestione e anche qualcosa da digerire”. Dammi il senso dell’umorismo, affinché io sappia apprezzare uno scherzo [“Dammi, o Signore, il senso dell’umorismo, concedimi la grazia di comprendere uno scherzo”, ndr].
Il senso dell’umorismo relativizza molto e fa molto bene. Va contro questo spirito di pessimismo, di “lamentela”. Era Narciso, vero? Torniamo allo specchio. Tipico narcisismo.
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