Affronta la Quaresima sotto la luce della fede in Gesù
OGNI VOLTA CHE TI SENTI ARRABBIATO CON QUALCUNO, RECITA UN PADRE NOSTRO PER LUI/LEI
Se ti risulta facile arrabbiarti, è anche molto facile recitare un’Ave Maria o un Padre Nostro. Chi non li conosce? Recitane uno, solo uno, e vedrai che recupererai un po’ di pace e aiuterai quella persona che ha bisogno delle tue preghiere
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Giovedì dopo le Ceneri
Tu, o Signore, non disprezzi un cuore umiliato.
Perché un albero possa crescere deve mettere bene le radici. Quando queste sono superficiali, possono essere bruciate dal sole o dal gelo e l’albero muore. Ci sono, poi, radici, che anche quando l’albero viene reciso, continuano a germogliare. Riesce difficile estirparle quando si vuole compiere una purificazione totale.
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Le radici del male sono sempre molto resistenti e difficilmente si lasciano estirpare. Intaccano la mente ed il cuore dell’uomo, penetrano ed avvolgono tutti i pensieri ed i sentimenti che trovano nel cuore, loro ambita dimora.
Dio, comunicando agli uomini la sua volontà, vuole la conversione del cuore, il cambiamento dei sentimenti più profondi che ciascuno si porta dentro. Il cuore, come tale, viene ritenuto la sede degli affetti, dei desideri, delle aspirazioni, dei sogni, dei progetti. Nel cuore si stabiliscono tutti i rapporti di dipendenza affettiva che assicurano all’uomo una vita piena di emozioni, conquiste o anche di delusioni ed amarezze.
Gesù stesso quando parla della sua legge afferma che bisogna amare Dio “con tutto il cuore”. A lui devono essere rivolti tutti i sentimenti e le emozioni che nascono nell’uomo.
Molto importante è il richiamo di Gesù alla purezza del cuore. Egli dice che solo “i puri di cuore vedranno Dio”. Il cuore dell’uomo, in tutta la sua pienezza, può diventare la “scala ascensionale” che consente di raggiungere Dio e stabilirsi in Lui.
Voglio impegnarmi, o mio Signore, a incidere profondamente nel mio cuore per poter estirpare le radici del male. Devo stabilirmi profondamente nel tuo amore.