Affronta la Quaresima sotto la luce della fede in Gesù
Cerca la pace nelle discussioni in famiglia: ecco i nostri consigli…
PACE – Bisogna imparare che non sempre chi ferisce di più l’altro ha ragione. Devo abituarmi infatti all’armonia, a vedere l’altro imperfetto come lo sono io. Cercare la pace in ogni discussione è più importante che avere sempre ragione.
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Impariamo a ringraziare il Signore per i genitori, i fratelli, la persona che ho sposato e per i figli. Tutto è dono, nulla è scontato.
Meditazioni – Martedì della seconda settimana di Quaresima
Insegnami, Signore, la via più facile per raggiungere te.
È ben noto che ci sono sempre due vie nel nostro cammino. Una è stretta, l’altra è larga.
Gli scrittori antichi dicevano che lungo la strada larga passavano i carri pesanti che sollevavano molta polvere mentre quella stretta era percorsa da uomini che si affaticavano per giungere alla meta.
La via che conduce alla “conformità” è decisamente molto stretta anche se tutti sono chiamati a percorrerla. Dio non parte da privilegi preconcetti. Dio è padre di tutti e sa bene che cosa i suoi figli facciano. Molti cercano di incamminarsi sulla via larga perché più comoda.
Gesù interviene mettendoci in guardia dall’atteggiamento farisaico che a volte si può assumere nel dialogo con lui. Sono molti quelli che cercano la esteriorità. Il teatro piace a tutti, fuorché a Dio che non si lascia commuovere da quello che dicono gli uomini. Gesù insegna la differenza tra ciò che l’uomo vede e ciò che produce. Afferma che non sono le cose che entrano nell’uomo che possono contaminarlo ma ciò che esce dal suo intimo.
L’insegnamento si può paragonare alla mentalità industriale. Il valore di un operaio viene valutato in base a quello che produce. Dio guarda il “prodotto”.
La mente ed il cuore degli uomini potrebbero essere dei centri produttivi di altissimo valore. Ma bisogna vedere che cosa producono. Dio valuta quello che gli uomini producono.
Chiunque può essere produttore di bontà ma anche produttore di empietà. Il cuore e la mente sono le forze produttrici del bene e del male. Intorno all’uomo, al di fuori di lui, il male è solo un fantasma. Nel cuore il male acquista corporeità pesante. Chissà perché l’organo che dovrebbe essere strumento di amore si trasforma spesso in strumento di odio e di inganno.
Se solo sapessi amare con sincerità sarei un bravo produttore di raggi luminosi e vitali.