Offri ogni esercizio che fai per una persona o un’intenzione diversa…
OFFRIRE – Quando vai in palestra, non limitarti a perdere qualche chilo o a tonificare i muscoli. Tonifica anche il tuo spirito offrendo il tuo sforzo e il tuo dolore per gli altri, per le persone vicine o lontane che soffrono e hanno bisogno della tua solidarietà e del tuo sostegno. Ovviamente puoi farlo anche mentre ti trovi a lavoro e fai qualcosa che non ti piace e che richiede un enorme sforzo fisico o mentale; offrendo queste piccole sofferenze ti sentirai sicuramente meglio spiritualmente.
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Vorrei, Signore, starmene seduto ai tuoi piedi.
La grandezza del vero Maestro non si vede soltanto dalle sue sublimi lezioni. È facile parlare bene ed impartire lezioni di etica. È difficile, invece, la coerenza tra il dire ed il fare. Un vero Maestro, come fu soltanto Gesù, deve essere modello nel vivere e nell’agire più che nel parlare.
Di Gesù sta scritto: “Cominciò prima a fare e poi ad insegnare” (At 1, 1).
La “conformità a lui” esige la conformità al suo comportamento. L’apostolo Paolo ci esorta ad avere in noi gli stessi sentimenti che furono in lui. I sentimenti sono la spinta efficace delle azioni.
Soffermiamoci a contemplare il gesto della docilità o sottomissione di Gesù.
Pur essendo Dio, alla pari del Padre e dello Spirito Santo, egli, come Uomo, afferma la sua sottomissione al Padre: “Faccio sempre quello che a lui piace” (Gv 8, 29).
Parlando dello Spirito lo stesso Gesù afferma che quando verrà lo Spirito Santo insegnerà ai suoi discepoli ogni cosa (Gv 14, 26). Egli vive in collegamento ed in proiezione con il Padre e con lo Spirito.
Anche nei rapporti umani vive la stessa proiezione quando si dimostra sottomesso alla Madre, Maria e al padre putativo, Giuseppe. Lo attesta l’evangelista Luca nel suo Vangelo (Lc 2, 51). Lo dimostra Gesù quando, a Cana, ascolta ed esaudisce le preghiere della Madre.
Gesù favorisce l’umanità chiamata a nozze che non ha il “vino nuovo”. Gesù “inebria” il cuore degli uomini rendendolo simile al cuore di Dio. Il suo “vino inebriante” è contenuto nel calice che Egli stesso offrì a tutti esortandoli a bere.
Occorre che la nostra vita, sia sottomessa alla volontà di Dio. Sempre.
Tu mi insegni, Signore, che devo essere docile in tutto: nei pensieri, negli affetti, nelle parole, nelle opere.
(Copertina www.mileschristi.it)
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