Affronta la Quaresima sotto la luce della fede cristiana
Non esprimere alcun commento negativo sulle reti sociali…
SPETTEGOLARE – Perché cerchiamo sempre di ricordare agli altri che stanno sbagliando? Hai visto quanto è stranamente liberatore non farlo? Ci siamo abituati a farlo solo attraverso le reti. In questa Quaresima cerca di dire le cose, con carità e di persona, ma abbi pazienza e ricorda che alcune cose le possono risolvere solo il tempo e Dio.
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Meditazione per il Mercoledì della terza settimana di Quaresima
Insegnami, Signore, la tua amorevolezza di cuore.
La dignità di una persona si può giudicare dal suo modo di comportarsi con gli inferiori. C’è sempre una buona dose di interessi che interagiscono nella vita degli uomini. Si cercano i primi posti, si ambiscono le cariche onorifiche, si aspira alle grandi ricompense. Non si vuole perdere tempo a trattare con gli inferiori e si cerca in tutti i modi di farsi alleati i potenti.
Totalmente diverso è l’insegnamento ed il comportamento di Gesù. Ha insegnato ad occupare gli ultimi posti quando si è invitati a mensa. Ha insegnato che non bisogna riservare i primi posti a quelli che sono vestiti con abiti di lusso.
Gesù è sempre diverso da tutti gli altri uomini. È l’Uomo contro corrente o, meglio, contro i gusti ricorrenti nel cuore di tutti. È l’Uomo dalle dimensioni e dalle visioni diverse da tutti i calcoli umani.
Nelle sue espressioni ritorna l’invito: “Venite a me voi tutti che siete stanchi ed affaticati ed io vi ristorerò”. Nei Salmi si legge: “Getta i tuoi motivi di preoccupazione in Dio, ed egli ti consolerà”.
Non siamo favorevoli ad una religiosità impregnata di sentimentalismo. Non ci piace il pietismo. Ci stiamo avvicinando a Gesù nel desiderio di tendere alla configurazione a lui e raggiungere quella delicatezza di cuore che deve essere usata soprattutto con gli sprovveduti, i miserabili, gli abietti, gli ultimi della società.
Ci piace guardare la sua delicatezza verso i “piccoli”: “Lasciate che i piccoli vengano a me”. Contro coloro che scandalizzano i piccoli afferma: “Meglio sarebbe se con una macina da mulino legata al collo fosse nel profondo del mare”.
Saprò imitare la tua amorevolezza, Signore, quando saprò dimenticare tutte le mie pretese.