Tutti i genitori sono preoccupati per l’educazione sessuale dei figli, ma pochi si preoccupano di fare qualcosa al riguardo.
Vedono pericoli ovunque, e i propri figli e le proprie figlie in mezzo alle tempesta, si mettono le mani nei capelli e a volte si tappano gli occhi per non vedere; vanno tuttavia avanti senza far niente, e non osano nemmeno parlare della sessualità, lasciando che siano gli amici, l’ambiente, la televisione e Internet a educare i figli in un aspetto così intimo e personale.
Noi genitori dovremmo seguire l’esempio dell’attrice britannica Emma Thompson (nella foto), protagonista e sceneggiatrice del film “Ragione e sentimento”, madre di un’adolescente di 13 anni alla quale ha dedicato un “manuale del sesso” per contrastare le pressioni alle quali sono sottoposte le adolescenti della nostra epoca.
La sua idea è servita da esempio a molte madri, come la scrittrice Annabel Cole, anche lei con una figlia adolescente e che ispirata dall’idea della Thompson ha scritto un manuale rivolto alla figlia Elsa per dirle quello che ogni madre dovrebbe spiegare alla figlia sul sesso. Ecco alcune delle sue raccomandazioni.
1) TIENI PRIVATE LE COSE PRIVATE
È positivo avere molti contatti nelle reti sociali, ma non condividere mai sentimenti intimi né le tue esperienze. Tieni per te ciò che è solo tuo. Un errore in questo senso può perseguitarti tutta la vita.
2) IL PORNO NON È LA VITA REALE
Chi non sa cosa sia la sessualità può pensare che la pornografia le assomigli in qualcosa, ma non è così. Si tratta di attori che mettono in scena quanto è di più lontano dalla piena vita sessuale. I momenti più intimi sono lontani anni luce da questi scenari artificiali.
3) L’IMMAGINE NON È TUTTO
Non lasciarti schiavizzare dalla moda, non passare metà della vita guardandoti allo specchio, depilandoti, pettinandoti, truccandoti, facendo la dieta… come se avessi l’obbligo, imposto dalla pubblicità e dalle riviste, di “essere bella”. Niente di tutto ciò ti aiuterà, a meno che non ti senta sicura dentro di te.
4) UN APPUNTAMENTO NON È UN RACCONTO DI FAVOLE
Il cinema ci ha riempito di romanticismo, ma la realtà può essere molto diversa. Abbandona le fantasie e preparati ai silenzi scomodi, alla goffaggine e al nervosismo. È questa la normalità. Non cercare un appuntamento per fare bella figura con le altre ragazze arrivando a scuola il lunedì mattina. Questa si chiama pressione di gruppo.
5) NON TUTTI LO FANNO
Proseguendo con la storia della pressione, ecco la più forte: pensi che tutti lo facciano, ma l’esperienza ci dice che non è così. È come se l’ambiente volesse mettere fretta agli adolescenti con quel ritornello per cui chi arriva ultimo è stupido, quando la sessualità è così importante che vale la pena aspettare. “È bene aspettare ed è bene dire di no”, scrive Annabel Cole a sua figlia.
Emma Thompson dice che possiamo aiutare le nostre figlie solo ascoltandole, trasmettendo loro fiducia e mostrando un atteggiamento franco nei loro confronti. Se c’è qualcosa di cui l’educazione sessuale delle nostre figlie (e dei nostri figli) ha bisogno in quest’epoca, si tratta di ragione e sentimento. Qualcosa che nell’ambiente, in televisione, nelle reti sociali e in Internet spicca per assenza. Mettiamo noi genitori quello che manca: una ragione alla sessualità, e facciamolo con sentimento.
Redazione Papaboys (Fonte www.bastabugie.it – Roberta Sciamplicotti/Aleteia)