Il leader dei diritti civili fu il più giovane a ricevere questo riconoscimento. Ecco le sue frasi più celebri
Martin Luther King, nato ad Atlanta il 15 gennaio 1929 è stato un pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili. Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il leader della non violenza della cui opera King è stato un appassionato studioso, ed a Richard Gregg, primo americano a teorizzare organicamente la lotta non violenta.
L’impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, e in Strength to love (La forza di amare) che costituiscono un’appassionata enunciazione della sua indomabile crociata per la giustizia. Unanimemente riconosciuto apostolo instancabile della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, “redentore dalla faccia nera”, Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuto nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato l’ottimismo creativo dell’amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva che alla reazione violenta preferita da altri gruppi di colore, come ad esempio, i seguaci di Malcolm X.
Il 14 ottobre 1964 è stato insignito del premio Nobel per la pace diventanto il più giovane ad aver mai ricevuto l’onoreficienza. E’ stato ucciso a Memphis il 4 aprile 1968 mentre era affacciato sul balcone di un motel.
Ecco le sue frasi più celebri
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere.
Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici
La mia libertà finisce dove comincia la vostra
Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere
Con la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l’odio. La violenza aumenta l’odio e nient’altro