Santa Maria Francesca delle Piaghe del Signore nostro Gesù Cristo è stata una mistica e vergine del Terz’Ordine Secolare di San Francesco; viene invocata per avere il dono di un figlio.
Anna Maria Gallo, questo il nome al secolo, nasce a Napoli il 25 Marzo 1715; era figlia di piccoli commercianti di mercerie.
Visse nei famosi “Quartieri spagnoli” della città partenopea, zona popolosa e non certamente rinomata. Fin da bambina manifestò una grande fede, tanto che nei Quartieri era soprannominata la “santarella”, sia per la sua grande devozione alla Chiesa e ai sacramenti, sia per la sua docilità nell’accettare i maltrattamenti del padre e delle sorelle, offrendo a Dio tutte le sue sofferenze per la salvezza delle anime.
In quel periodo frequentava la chiesa di Santa Lucia al Monte, annessa al convento dei frati alcantarini, ed ebbe come direttore spirituale Giovan Giuseppe della Croce, che poi sarebbe stato canonizzato, e che ne avrebbe predetto già da allora la santità. Anche un altro santo, San Francesco Geronimo, quando Anna Maria Gallo aveva circa un anno, ne avrebbe predetto la santità.
All’età di sedici anni, manifestò al padre il desiderio di entrare nel Terz’Ordine francescano alcantarino, ma questi glielo impedì, perché l’aveva promessa in sposa a un ricco giovane che ne aveva chiesto la mano.
Solo qualche tempo dopo, nel settembre 1731 il padre si lasciò persuadere da un Frate Minore francescano, Padre Teofilo, ad acconsentire che la figlia divenisse terziaria francescana.
L’8 settembre 1731, Anna Maria pronunciò i voti assumendo il nome di Maria Francesca delle Cinque Piaghe, per la particolare devozione che aveva verso la Passione di Cristo, San Francesco e la Madonna. Vestì l’abito religioso e continuò a vivere nella casa paterna, continuando a essere maltrattata.
Per qualche tempo fu affidata alla direzione spirituale di un prete di tendenze gianseniste che, per saggiarne la santità, le imponeva gravose penitenze, che ella avrebbe accettato volentieri, aggiungendone altre volontarie.
A 38 anni andò, insieme a un’altra terziaria, suor Maria Felice, a fare la governante nella casa del suo direttore spirituale, il padre Giovanni Pessiri, un sacerdote che viveva al secondo piano di un antico palazzo in vico Tre Re a Toledo, dove rimase per 38 anni fino alla morte.
La vita di Santa Maria Francesca è tutto un susseguirsi di sofferenze fisiche e morali, che in continuità si accanirono contro di lei, donate a Cristo come pegno per i peccatori.
Morì il 6 ottobre 1791 a 76 anni e il suo corpo riposa nel Santuario-Casa della Santa in Vico Tre Re a Toledo. Ai funerali partecipò una grande folla e giunta la bara alla chiesa questa fu presa d’assalto da chi voleva ad ogni costo un reliquia; dovettero intervenire le Guardie del Corpo del Re.
Fu beatificata il 12 novembre 1843 da papa Gregorio XVI ed è stata proclamata santa il 29 giugno 1867 dal Pio IX. Si tratta della prima santa napoletana della Chiesa.
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Secondo i suoi seguaci, la donna possedeva il carisma della profezia e dei miracoli: avrebbe predetto molti eventi poi avvenuti a persone di fede e sacerdoti che si rivolgevano a lei come guida e consigliera, come Francesco Saverio Maria Bianchi, di cui avrebbe predetto la santità. Pare anche che abbia predetto, molti anni prima, l’evento della Rivoluzione francese.
Era considerata stigmatizzata come San Francesco e ogni venerdì e per tutta la durata della Quaresima riferiva di avvertire i dolori della Passione di Cristo.
Oggi è particolarmente venerata a Napoli, soprattutto dalla popolazione dei Quartieri spagnoli, che invocò la sua protezione anche durante la seconda guerra mondiale.
La piccola chiesa santuario di vico Tre Re 13, ricavata vicino alla sua casa, è oggi meta di continui pellegrinaggi, e la casa convento è continuamente visitata.
In particolare, all’interno del convento vi è una sedia ritenuta miracolosa dai fedeli. Essa è la sedia dove solitamente Maria Francesca sedeva per riposare e trovare sollievo mentre avvertiva i dolori della Passione.
Oggi chi vuol chiedere una grazia alla santa, vi si siede e le rivolge una preghiera. Questo rituale è particolarmente seguito dalle donne sterili che desiderano il concepimento di un figlio. Nella casa convento è custodita un’ampia collezione di ex voto in argento che rappresentano neonati. (Fonte it.wikepedia.org)
Santa Maria Francesca, che sopportando umiliazioni e sofferenze hai condiviso il dolore e l’angoscia provati da Gesù nella sua Passione, aiutaci a comprendere quel dolore, a guardare Gesù crocifisso con la tenerezza di una madre che vorrebbe sostituirsi a Lui pur di non farlo soffrire più.
Santa Maria Francesca, che hai fatto dell’Eucarestia l’unico grande desiderio della vita,
aiutaci ad accogliere in noi, con fede e consapevolezza, l’Ostia consacrata.
Santa Maria Francesca, che hai raccomandato di aver fede in Dio e nella vergine Maria, aiutaci a pregarli con fiducia e l’ardore con cui hai pregato tu.
Santa Maria Francesca, sii la nostra guida, insegnaci ad ascoltare Gesù e a seguirlo sulla strada che ha preparato per ciascuno di noi. Amen.
Oppure recita:
Santa Maria Francesca oggi ti eleggo
a mia speciale patrona:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna…
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