Israele e Hamas hanno concordato un cessate il fuoco di 72 ore, che comincerà questo venerdì mattina. Lo rendono noto Stati Uniti e Nazioni Unite che, in un comunicato congiunto, affermano di aver ricevuto assicurazioni da tutte le parti per un cessate il fuoco incondizionato durante il quale ci saranno trattative per una tregua più duratura.
Il comunicato è stato rilasciato da Nuova Delhi, dove il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha incontrato funzionari indiani. Kerry: “Aiuti umanitari ai civili durante le 72 ore” “In queste 72 ore – ha detto Kerry – i civili di Gaza riceveranno aiuti umanitari e potranno seppellire i loro morti, curare i feriti, fare scorte alimentari.
Potranno anche essere riparate le infrastrutture essenziali per l’energia elettrica e l’acqua”.
Onu: le delegazioni di Israele e Anp subito al Cairo “Le delegazioni israeliana e palestinese andranno immediatamente al Cairo per intraprendere negoziati con il governo egiziano, su invito dell’Egitto, per tentare di raggiungere l’accordo su un cessate il fuoco durevole” a Gaza. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric.
Il comunicato: “Contiamo sullo sforzo internazionale per una tregua duratura” “Durante i colloqui, – si specifica nel comunicato – le parti coinvolte saranno in grado di sollevare tutte le questioni che destano preoccupazione”. “Contiamo su un continuo sforzo internazionale di collaborazione per aiutare l’Egitto e le parti a raggiungere una tregua che possa durare”.
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La tregua arriva nel giorno in cui Israele mobilita altri 16mila riservisti L’annuncio della tregua apre uno spiraglio di speranza, nel giorno in cui Israele ha detto che non fermerà la sua operazione a Gaza, almeno finché non avrà finito il lavoro di eliminare il pericolo dei tunnel dalla Striscia, annunciando poi il richiamo di altri 16.000 riservisti.
Circa 1400 morti e oltre 8mila feriti Nella Striscia, intanto, al 23esimo giorno di guerra, la situazione registra un bilancio drammatico di circa 1400 morti e oltre 8mila feriti. Ma non si fermano neanche i razzi su Israele. L’Alto commissario Onu per i diritti umani: “Gravi violazioni che potrebbero costituire crimini contro l’umanità” In questo scenario, l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha accusato gli Usa di fornire “artiglieria pesante a Israele” con una spesa di “quasi un miliardo per creare una protezione contro i razzi a beneficio dei civili israeliani ma non di quelli palestinesi”. Poi ha detto che Hamas e Israele “commettono gravi violazioni dei diritti umani, che potrebbero costituire crimini contro l’umanità”. Nuova riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu Il Consiglio di Sicurezza Onu si è riunito d’emergenza per l’ennesima volta. Valerie Amos, la responsabile per gli Affari Umanitari, denuncia: “Oltre l’80% delle persone uccise finora a Gaza sono civili, di cui 251 bambini”. E tra le vittime, ci sono anche sette persone dello staff Onu. – Fonte: Rainews24
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