Poi «contagia un altro»: si «trasmette a un altro, cerca di essere comunitaria». E «alla fine, per tranquillizzare l’anima, si giustifica». Dunque le caratteristiche della tentazione si esprimono in tre parole: «cresce, contagia e si giustifica». E’ l’avviso di Papa Francesco rivolto a tutti noi.
Halloween si avvicina, e vogliamo condividere con voi 8 cose che ogni cristiano dovrebbe sapere su questa festa pagana che a poco a poco si è estesa a tutto il mondo.
La Solennità di tutti i Santi si festeggia l’1 di Novembre e nella Chiesa si inizia a celebrare la notte prima. Perciò la notte del 31 ottobre, in inglese arcaico, veniva chiamata “All Hallow’s eve” (la vigilia di tutti i santi). Nel tempo questa parola è stata unificata nel nome di “Halloween”.
Nel VI secolo A.C, i popoli celtici del Nord Europa celebravano il capodanno con la feste del “Samhein” (o La Samon), festività del sole, che iniziava proprio la notte del 31 ottobre e che indicava la fine dell’estate e dei raccolti. In questo senso, questi popoli credevano che quella notte il dio della morte permettesse ai morti di fare ritorno sulla terra, fomentando un clima di terrore.
Secondo la religione celtica, le anime di alcuni defunti si trasformavano in animali feroci e potevano essere liberate con dei sacrifici di ogni tipo agli dei, inclusi sacrifici umani. Un modo per evitare gli spiriti maligni, i fantasmi e altri mostri era quello di mascherarsi con dei travestimenti che assomigliassero alle creature mostruose, per poter passare inosservati.
Quando i popoli celtici furono cristianizzati, non tutti rinunciarono ai loro costumi pagani. Inoltre, la coincidenza cronologica con la festa pagana del “Samhein” con la celebrazione di tutti i Santi e dei defunti, il giorno seguente (il 2 Novembre), fece sì che le credenze cristiani si mischiassero con le antiche superstizioni sulla morte.
Con l’arrivo dell’immigrazione irlandese negli Stati Uniti, si introdusse nel paese a stelle e strisce la festa di Halloween, che passò a far parte del folklore popolare degli USA. Col tempo, gli apporti culturali di altre popolazioni migranti introdussero nuove credenze con l’aggiunta di spettri, streghe, elfi, vampiri e altre mostruosità. Più avanti questa celebrazione pagano si è estesa a tutto il mondo.
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Sulla base di alcune testimonianze di persone converse che praticavano il satanismo, Halloween è una delle feste più importanti per i culti demoniaci perché con essa inizia il nuovo anno satanico. La festa viene definita con una specie di “festa di compleanno”del diavolo. In questa data i gruppi satanici offrono in sacrificio giovani e, specialmente, i bambini perché sono i preferiti da Dio.
Ad Halloween molti bambini, ma anche molti adulti, si travestono da esseri mostruosi e vanno casa per casa esigendo un “trick or treat” (dolcetto o scherzetto). Tradizionalmente, chi si rifiuta di dare dolci ai bambini verrà maledetto. Ci sono quelli che considerano che l’inizio di tale tradizione provenga storicamente dalla persecuzione di cui furono vittima i cattolici in Inghilterra, in cui le loro case erano prese di mira e minacciate.
Esiste una leggenda irlandese, dove si racconta che un uomo chiamato Jack, che era stato così cattivo e aveva fatto così tante malefatte al demonio che addirittura gli fu negato l’accesso all’inferno. Così fu mandato in un esilio eterno sulla terra, vagando con una lanterna: la famosa zucca accesa.
Le persone più superstiziose per spaventare Jack ponevano una lanterna simile sulla finestra o di fronte la loro casa. Più avanti, questa tradizione è diventata molto popolare, e così la famosa zucca è diventata la famosa lanterna con il volto mostruoso.
Hollywood ha contribuito moltissimo a rendere famosa la festa di Halloween attraverso molti film dove la violenza visiva e gli assassini creano nello spettatore un’atteggiamento morboso di ansietà e di angustie, che provoca delle volte un’idea sbagliata sulla realtà. Per di più, le maschere, i dolci, i trucchi e tutti i gadgets sono un’opportunità unica per molti imprenditori di fomentare il “consumo del terrore” e di aumentare i propri profitti grazie a questa moda americana.
La Chiesa Cattolica non condanna il travestimento come qualcosa di intrinsecamente cattivo. Sempre e quando però si curi il travestimento in modo tale che non vada contro il pudore, il sacro e la morale in generale.
Per questo motivo, soprattutto tra i cristiani, è in voga il celebrare una festa alternativa soprannominata “Holywins” (La santità vince). Qui i partecipanti si travestono nel proprio Santo o Santa preferiti e partecipano a una festa lo stesso 31 ottobre magari in parrocchia, dove si organizzano messe, gruppi di preghiera per le strade, adorazione eucaristica, canti, musica e balli sempre in “chiave cristiana”.
Fonte it.churchpop.com
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