“Desidero essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio” (Fil 1, 23)
“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede” (2 Tm 4, 7)
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
La morte non appare mai come un’ossessione nella vita di santa Gemma. Nemmeno quando vede come si staccano, uno dopo l’altro, tutti i rami del tronco familiare… Soffre, li piange, ma poi continua a vivere intensamente la vita e l’amore. Una vita e un amore dediti incondizionatamente a Gesù.
“Io vorrei, o Gesù, che la mia voce arrivasse ai confini di tutto il mondo… chiamerei tutti i peccatori, e gli direi che entrassero tutti nel tuo cuore…”.
Questa è la vera inquietudine, la dolce ossessione di Gemma. La morte, mai. Se l’amore esclude ogni timore, Gemma, che amava tanto Gesù, che viveva già sulla terra una vita da cielo, non aveva altra paura che quella di offendere e non amare abbastanza il Signore.
L’ultimo anno della vita di Gemma – maggio 1902/aprile 1903 – fu oltremodo difficile. Il 19 agosto muore la sorella Giulia. Il 21 ottobre suo fratello Tonino. Lei stessa, dal settembre 1902, vive tra la salute e la malattia, tra la vita e la morte.
Quando arriva padre Germano, Gemma prova una gioia intensa. “Vado da Gesù, padre. Ora sì. Gesù me lo ha fatto sapere molto chiaramente. In cielo, padre, dove è Gesù. Con Gesù in cielo!”
La vita di Gemma è stato un cammino con Gesù verso il cielo. Niente più e niente meno. Adesso la morte è la fine del cammino.
Riceve i sacramenti. Alla sorella Angelina, che piange e chiede perdono, Gemma dice: “…abbiamo una sola anima da salvare. Non dimenticare mai, Angelina, che a questo punto dobbiamo arrivare tutti; anche tu. Pregherò per te perché tu sia buona. Prega anche tu”.
Subito appoggiò la testa sulla spalla della sig.ra Giustina. Tranquilla e serena spirò in quella posizione. Erano le 13.45 del sabato santo, 11 aprile 1903.
Un testimone che era presente scrisse: “Rimase bella come un angelo. Tranquilla, serena, senza perdere il suo consueto sorriso. Da lì a poco incominciò ad arrivare molta gente di ogni condizione sociale che voleva vederla, poiché era tenuta in grande venerazione.”
Appena morta, Gemma cominciò a esercitare una irresistibile attrazione. La famiglia Giannini, tutta Lucca, la pianse inconsolabile.
“Gemma di Gesù”, “la povera Gemma”, aveva compiuto il suo percorso terreno. Adesso cominciava la sua glorificazione. E Gemma cominciò, come Teresina di Lisieux, a “passare il suo cielo facendo il bene sulla terra”.
• Lo dice la Sacra Scrittura: “Raggiunta la perfezione, in poco tempo, è come se avesse vissuto lunghi anni; perché la sua anima era grata al Signore, la trasferì da questa all’altra vita“.
• Santa Gemma non diede molta importanza alla morte. Diede molta più importanza alla vita. Vivere la vita nel bene, la verità, il distacco: è questa la cosa veramente importante.
PREGHIERA DEI FEDELI
Dio dice: “Chi crede in me non morirà…” Perché crediamo fermamente in questa parola del Signore come vi credeva santa Gemma, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma non ebbe paura della morte, perché seppe dare vero senso alla sua vita. Perché anche noi apprezziamo e approfittiamo del tempo e della vita per fare il bene, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Dio promise un’eternità felice a coloro che lo amano e lo servono. Santa Gemma vive quella vita felice con Dio per sempre. Perché Dio conceda il perdono, la pace e la felicità del suo Regno ai nostri che sono già morti, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore Gesù, Tu hai detto: “il chicco di grano deve morire per portare frutto”, e: “chi vive credendo in me anche se muore vivrà in eterno”.
Io credo fermamente nella tua risurrezione, credo altresì che risorgerò quando morirò. La vita e la morte di santa Gemma mi fanno capire meglio il senso e il valore della mia vita e della mia morte.
Aiutami, Signore, a dare senso alla mia vita Perché, come santa Gemma, possa comprendere il senso della morte e la vita eterna che tu mi hai promesso. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
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Redazione Papaboys
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