Due nuove sezioni, la prima inaugurata in Asia: terra di profonda fede cristiana, spesso messa a dura prova dalla persecuzione. Il 2014 sarà per Aiuto alla Chiesa che Soffre un anno di straordinaria importanza perché vedrà l’inaugurazione di due sedi nazionali in Messico e in Corea del Sud. Inoltre la fondazione pontificia intensificherà i rapporti con i benefattori nell’isola di Malta, dove presto potrebbe aprire una nuova sezione e dove nel maggio prossimo organizzerà un convegno internazionale sulla libertà religiosa, al quale parteciperanno il presidente internazionale dell’Opera, il cardinale Mauro Piacenza, e numerosi testimoni della Chiesa che soffre. «La nostra presenza in un maggior numero di paesi – afferma il presidente esecutivo internazionale di ACS, Johannes Heereman von Zuydtwyck – permette di rafforzare la nostra opera al servizio dell’evangelizzazione e a sostegno della Chiesa povera e perseguitata». Oltre ad aumentare la propria presenza globale – con l’aggiunta di Messico e Corea del Sud sale a diciannove il numero di uffici nazionali – Aiuto alla Chiesa che Soffre avrà per la prima volta una sede in Asia, un continente che Papa Francesco ha confermato essere una priorità per la missione della Chiesa. «La necessità di una rappresentanza asiatica – spiega Heereman – è tra i motivi della scelta di Seul, insieme alla straordinaria vivacità di una Chiesa in crescita in un paese in piena ascesa economica».
*“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2012 ha raccolto oltre 90 milioni di euro nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 5.604 progetti in 140 nazioni.