In un episodio gravissimo, tre assalitori palestinesi hanno aperto il fuoco stamani dall’interno della Spianata delle Moschee. Secondo la polizia israeliana l’attacco e’ avvenuto nei pressi della Porta dei Leoni della Citta’ Vecchia di Gerusalemme. «I terroristi sono stati neutralizzati», ha aggiunto una portavoce della polizia. In un primo tempo, secondo i servizi di emergenza tre agenti israeliani erano “in condizioni gravi”. In tarda mattinata poi la conferma della morte dei due poliziotti dopo il ricovero in ospedale.
Un terzo agente è invece ricoverato in gravi condizioni. Il movimemnto fondamentalista Hamas e la Jihad islamica hanno “esultato” per l’attacco. I due agenti rimasti uccisi nell’attentato avvenuto a Gerusalemme appartenevano alla minoranza drusa israeliana. Si tratta – secondo quanto riferisce la polizia – di Hail Sitawi, 30 anni, originario del villaggio di Majar, e di Camil Shanan, 22 anni, del villaggio di Horfesh, entrambi situati in Galilea. Sitawi e Shanan erano da anni in servizio nella Città Vecchia di Gerusalemme.
Secondo la portavoce della polizia Luba Samri, invece, ”tre terroristi che erano arrivati sul Monte del Tempio (Spianata delle Moschee per gli arabi, ndr) si sono diretti armati verso uno degli ingressi. Hanno notato la presenza di agenti e hanno sparato in loro direzione e quindi hanno cercato riparo all’interno di una moschea. C’e’ stato un inseguimento e i tre terroristi sono stati eliminati dai poliziotti. La polizia ha chiuso la Spianata delle Moschee.
Chiuso il luogo sacro- Il muftì: riapritelo
La sicurezza israeliana ha deciso di cancellare le preghiere musulmane del venerdì al Monte del Tempio, una decisione che non veniva presa da anni. “Gli autori dell’attentato alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme erano tutti i e tre cittadini di Israele, residenti nella città di Um el-Fahem” (60 chilometri a nord di Tel Aviv). Lo ha reso noto lo Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano, secondo cui non avevano alcuna particolare affiliazione politica. Alcuni siti riportano anche l’immagine scattata poco prima dell’attacco nella Spianata da uno degli attentatori accompagnata da un testo che sembrava preludere alla sua decisione di immolarsi. Il mufti di Gerusalemme, Mohammad Husein, ha chiesto che Israele consenta ai musulmani di pregare sulla Spianata delle Moschee: «Non ne accettiamo la chiusura», ha detto Husein, citato dal Jerusalem Post.
Tre arabi-israeliani
Ad Um el-Faham, secondo fonti locali, la polizia sta ispezionando la casa di uno degli attentatori. “Lo status quo sul Monte del Tempio sarà mantenuto” ha dichiarato dopo l’attacco il premier Benjamin Netanyahu riferendosi alle intese anche internazionali per la gestione del luogo sacro ad ebrei e musulmani. Però “è stata decisa la chiusura – ha spiegato il premier presiedendo una riunione di emergenza – per motivi di sicurezza. Saranno condotte ricerche per assicurarsi che non ci siano altre armi sul Monte del Tempio”.
Fonte www.avvenire.it