Due turisti sono morti, e almeno 200 le persone sono rimaste ferite in Grecia, nel terremoto di magnitudo 6,7 che ha colpito l’isola greca di Kos, nel mar Egeo, ma anche la citta’ turca di Bodrum (l’antica Alicarnasso), la costa turca meridionale e le vicine isole greche. Dopo la scossa si è verificato anche un piccolo tsunami: alcuni testimoni a Kos hanno visto il mare gonfiarsi. Continuano le scosse di assestamento.
I feriti sono 120 sull’isola di Kos – di cui tre gravi, riporta il Guardian – e 70 a Bodrum. La Farnesina e l’ambasciata d’Italia ad Atene sono al lavoro da questa notte per escludere la presenza di connazionali tra le vittime del sisma. “Al momento non abbiamo ricevuto segnalazioni di connazionali feriti”, ha detto all’ANSA il console italiano a Smirne, Luigi Iannuzzi.
L’epicentro del terremoto è stato localizzato a 10 chilometri a sud di Bodrum e a 16 chilometri a sud di Kos, ad una profondita’ di 10 chilometri. Il terremoto è stato avvertito fino alle isole di Rodi e Creta. La zona e’ sismica e diverse scosse erano state sentite nelle passate settimane. Sono state registrate diverse scosse di assestamento, alcune di queste erano di magnitudo 4 e oltre.
Nell’isola di Kos un vecchio palazzo e’ crollato, ferendo gli abitanti. Quella di Kos sembra essere l’area maggiormente colpita dal sisma. Le due vittime del terremoto sono due turisti, un turco e uno svedese, ha detto il sindaco dell’isola Giorgos Kyritsis: sono rimasti uccisi dal crollo del tetto del bar nel quale si trovavano. Persone spaventate sono uscite di casa e si sono riversate nelle strade temendo che le case potessero crollare.
“A Smirne la scossa è stata avvertita come sul resto della costa, visto che ci troviamo a poche centinaia di chilometri da Bodrum”, ha raccontato il console italiano a Smirne Iannuzzi. “Invitiamo tutti i connazionali ad attenersi alle raccomandazioni delle autorità locali. I nostri recapiti d’emergenza sono attivi per chiunque ne avesse bisogno”, ha aggiunto.
I turisti ospiti degli hotel sono tornati velocemente nelle stanze per recuperare gli oggetti personali ma hanno deciso di trascorrere il resto della notte all’aperto, con lenzuola e cuscini presi dalle vicine sedie a sdraio per allestire letti improvvisati, secondo la testimonianza di un giornalista della Associated Press.
Fonte www.ansa.it