«1. Tutte le Chiese orientali – siriaca, alessandrina, greca ed armena, non esclusa l’assira, che già viveva nel secolo IV oltre i confini dell’impero bizantino, separata e perseguitata – , hanno celebrato e celebrano la Dormizione di Maria come la più grande festa mariana: la «festa delle feste» della Madre del Signore.
La Dormizione-Assunzione è infatti il suo «giorno natalizio» (dies natalis), in cui davvero Ella nasce alla Vita imperitura, portata anche col corpo nei cieli e ivi glorificata dal Figlio Salvatore; ed è il suo «giorno commemorativo», nel quale per antica tradizione, o presso la sua tomba in Gerusalemme o davanti a una sua icona, viene ricordata e illustrata la sua vita, dall’infanzia al transito, e la sua celeste protezione sulla Chiesa pellegrina.
2. Anche oggi queste Chiese vivono come una volta i giorni che precedono la festa dell’Assunzione: li celebrano con solennità liturgica e con esterne manifestazioni di gioia. Secondo il Calendario liturgico, pubblicato durante l’Anno mariano 1987- 1988 dalla Congregazione per le Chiese orientali, la Dormizione-Assunzione di Maria è per loro la festa mariana più importante: «grande festa», «grande solennità», «festa divina» la chiamano. Copti, Etiopi, Siri, Maroniti, Caldei, Armeni vi si preparano con quindici giorni di preghiere e digiuno.
3. Per la Chiesa bizantina la Dormizione è considerata e celebrata come «la Pasqua della Madre di Dio»; e i quattordici giorni che la precedono sono chiamati «piccola quaresima della Vergine» in analogia con la grande quaresima che prepara la Pasqua di Cristo. In questi giorni di austero digiuno i fedeli accorrono in chiesa per cantare l’ufficio di supplica alla Madre di Dio, la «Paraclisis», alzando a lei lo sguardo implorante, attendendo da lei glorificata nei cieli grazie per il corpo e per l’anima.[…]»
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Fonte www.latheotokos.it