Ancora una decina di giorni poi la permanenza dei frati francescani al Convento, durata oltre 600 anni, rimarrà solo un ricordo. Il destino dei frati, infatti, appare ormai una triste realtà per l’intera comunità di Trevi, confermato dalla lettera inviata dal Ministro provinciale Claudio Durighetto al sindaco di Trevi, che aveva inoltrato un appello al Capitolo della Provincia Serafica di San Francesco appunto per scongiurare la chiusura del Convento di San Martino.
Un appello, quello di Sperandio, caduto nel vuoto con la secca risposta del Ministro Provinciale, che senza giri di parole, ha confermato che: «non sarà possibile rivedere la decisione già presa». Non demorde, intanto, il Comitato popolare che si è formato per dire ‘no’ alla chiusura del convento e che di recente ha organizzato una fiaccolata alla quale hanno partecipato oltre 700 persone. Ora il Comitato progetta di inviare un voluminoso «fascicolo» a Papa Francesco.
«CON MOLTO dispiacere – dice il sindaco Sperandio – prendo atto che le iniziative per preservare la permanenza dei Francescani nel territorio Trevano non hanno avuto esito. Il mio è un sentito ringraziamento, da parte dell’Amministrazione e dei cittadini, ai Frati che in questi anni si sono succeduti e hanno lavorato per il bene della comunità, aiutando le fasce più deboli della popolazione. Un augurio va ai nuovi parroci affinchè continuino il cammino intrapreso in questi anni». Dunque a Trevi, con la chiusura del Convento di San Martino, se ne va un pezzo di storia. Se ne va un Ordine, quello dei Frati Minori, che è stato capace di confortare malati, anziani e di creare un centro di attrazione e aggregazione per tanti giovani.
«Come Comune – spiega l’assessore alle politiche sociali, Dalila Stemperini – supporteremo in ogni modo l’Oratorio dei Santi Angeli e Custodi, cercando di non disperdere il grande lavoro fatto sino ora. L’oratorio è una realtà ormai affermata nel nostro territorio che conta 160 ragazzi dai 6 ai 16 anni e dà supporto a tante famiglie».
Fonte sanfrancescopatronoditalia.it/La Nazione