“Se non fosse stato per questo mestiere chissà come e dove sarei finito. Sicuramente sarei andato verso il peggio”. Sono le parole con cui Tiziano Ferro si confessa a “Buone Notizie”, settimanale de Il Corriere della Sera.
Il cantante ricorda il periodo più buio della sua vita e spiega come ha fatto a superarlo:
“Non mi riferisco necessariamente all’ipotesi che avrei potuto trasformarmi in un delinquente: la morte civile e morale si nasconde dietro tante maschere. Io per esempio sono un perfezionista e questo lato del mio carattere mi spinge a isolarmi. E da qui alla depressione o alla misantropia il passo è breve. Quindi sì, la musica per me ha fatto miracoli”.
Un successo quello di Tiziano Ferro che lo ha spinto, per dovere di verità e affetto nei confronti dei fan, a mostrarsi con sincerità, anche nelle fragilità personali:
“Voglio dar voce a tutti quelli che non hanno il coraggio di farlo. Ho scelto di parlarne per far sentire meno sole le persone che soffrono”.
Fondamentale nella vita di Tiziano Ferro anche il percorso religioso:
“Quello che non riesco a fare lo consegno a Dio. Mi capita spesso di svegliarmi la mattina e di chiedergli di guidare le mie scelte”.
Fonte: Buone Notizie
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