Buon Natale a tutti
In questi giorni sto pensando a tante cose. Penso alla mia famiglia. Penso ai tanti sacrifici dei miei genitori e all’amore puro e genuino, alle loro sofferenze e lacrime, alle loro piccole e grandi gioie. Spero di non essere mai un figlio ingrato e ingiusto. Penso ai miei fratelli e alle loro famiglie, alle difficoltà di crescere i loro figli in epoche storiche molto difficili. Penso a tante famiglie di amici, parenti, conoscenti che porto nel cuore: problemi di lavoro, malattie, lutti, ansie, preoccupazioni e speranze.
Penso alle tantissime povertà e miserie e a quanti stentano a sopravvivere. Penso a quei genitori con le lacrime agli occhi che devono dire no ai piccolini: “questo non lo possiamo compare tesoro perché non ci sono i soldini”. Penso a tutti i nonnini che incontro nelle case di riposo. Nessun anziano dovrebbe morire lontano dall’affetto dei suoi cari.
Penso a quelle persone che per stupida superbia non riescono a perdonare e a riconciliarsi, lasciando passare il tempo che non ritorna più indietro. Penso a me, a chi sono, a cosa ho fatto della mia vita fino ad oggi, ai fallimenti e ai successi, alle grazie, alle sconfitte.
Penso a te caro Gesù. Che brutta fine ti hanno fatto fare?
Lo chiedo a me e lo chiedo anche a chi ha voglia di continuare a leggere questo messaggio mettendosi un po’ in discussione e interrogandosi sul suo modo di vivere il Natale.
Tu sei nato Gesù ed in me cosa è cambiato? Tu sei venuto su questa terra sempre più irriconoscibile, macchiata di sangue e sporcata di odio e violenze e come mi hai trovato? Dico in continuazione “Auguri” e ricevo tanti messaggi di auguri, ma cosa significa dire: Auguri di buon Natale? Lo so?
Lo so che cos’è il Natale? Sento parlare di Natale ma non sento parlare più di Te.
Venticinque minuti di Tg sul Natale ma non ho mai sentito il tuo nome, neanche una volta. Ti hanno ridotto a tante sciocche catene di alberi porta fortuna, candele, babbi Natale: “passalo a chi vuoi e ti porterà pace e fortuna”. La pace! È questa la vera pace?
Poveri noi come ci siamo ridotti e ti abbiamo ridotto Gesù. Sei diventato un amuleto porta fortuna.
Caro amico, cara amica, solo se crederai davvero in Gesù Bambino che nasce sarà Natale e solo se lo farai entrare nella tua vita e lascerai che sia Lui a guidarla sarà Natale. Tutto il resto tu credi sia Natale, ma non lo è. Quello che tu pensi e’ festa, è allegria, è stare insieme ed è bellissimo ma al Natale in senso spirituale e come cammino di fede come ci si prepara? Come ti sei preparato tu?
Rivolgo un pensiero a voi tutti che mi seguite e mi leggete.
Una nascita, sia di una nuova creatura, o di una nuova realtà non lascia mai indifferenti. Se il Natale vi trova freddi o indifferenti, vuol dire che c’è qualcosa che non va in voi anche se, cerchiamo di dare la colpa agli altri. Nessuno può strappare dal mio cuore ciò che vi è all’interno se non sono io a permetterglielo. Se dovessero chiudere tutte le chiese o distruggere tutti gli altari, bruciare tutte le Bibbie del mondo, io resterei sempre prete, sempre cristiano. Solo il mio peccato personale puo’ allontanarmi da Gesù. Nessun prete, nessun laico, nessun vescovo, nessun Papa, nessun Presidente della Repubblica, del Consiglio, del Senato, nessun Re o Regina potranno mai allontanarmi da Gesù se io non lo voglio.
Altri possono anche sbagliare come io posso sbagliare ma ciò che ho nel cuore rimane nel mio cuore e non lo perdo a meno che non lo voglia io. Io sono il futuro della fede in cui credo.
A tutti, di cuore, con grande affetto fraterno e paterno, vorrei dire: Buon Natale, buona nascita, buona rinascita ad una vita cristianamente nuova. Gesù Bambino vi benedica grandemente. Siate grati per ciò che avete e trovate il tempo per stare con i vostri cari. Lasciate perdere gli sms e gli abbracci dateveli di persona.
Il mio regalo per te? La mia preghiera.
Il tuo regalo per me? La tua preghiera.
Don Francesco Cristofaro