Giada Aquilino – Città del Vaticano
È costante il pensiero del Papa per la Siria, la Terra Santa e il Medio Oriente. Dopo l’appello di domenica all’Angelus, anche nei saluti di oggi al termine dell’udienza generale Francesco è tornato a pregare per quella che non ha esitato a definire una “terra martoriata”.
La preghiera per i fratelli in guerra e i cristiani perseguitati
“Dobbiamo pregare per questi fratelli, che sono in guerra”, ha detto a braccio dopo i saluti in lingua araba, esortando a farlo anche per i “cristiani perseguitati”, spinti ad andar “via da quella terra”.
Guerra intensificata
Alla preghiera mariana di domenica, il Pontefice aveva osservato come dopo sette anni di conflitto la guerra si sia ora “intensificata”, specialmente del Ghouta orientale, levando un accorato appello per la fine delle violenze.
La tregua
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Nella zona, dopo la mobilitazione internazionale delle ultime ore, è in corso una “pausa umanitaria” che dovrebbe consentire ai civili di lasciare l’area dei combattimenti, ma sono già segnalate violazioni.