Circolo San Pietro, volto della Chiesa che va ai confini
Giada Aquilino – Città del Vaticano
Siate “strumenti di consolazione” per i più fragili, bisognosi, umili. Questa la raccomandazione di Papa Francesco ai membri del Circolo San Pietro, ricevuti in 300 in Sala Clementina. Nell’incontro, aperto dal saluto del presidente generale, il duca Leopoldo Torlonia, che ha ricordato una storia fatta di 149 anni di opere di misericordia, il Pontefice rivolge il proprio apprezzamento per una realtà che – sottolinea – svolge un “servizio quotidiano alle persone più svantaggiate della città” di Roma, “bella realtà di assistenza e aiuto ai poveri”, “tralcio della ricca e feconda ‘vite’ della carità, espressione della ‘vigna’ ecclesiale”.
Voi vi sforzate di essere il volto di una Chiesa che si spinge ai confini, che non è mai ferma, ma cammina per andare incontro ai fratelli e alle sorelle che hanno fame e sete di ascolto, di condivisione, di prossimità, di solidarietà. Vi esorto a proseguire su questa strada.
In ogni sofferente c’è volto di Cristo
Quindi l’incoraggiamento a non aver “vergogna della carne ferita del fratello”, ma a scorgere in ogni persona sofferente e bisognosa “il volto di Cristo”.
Siate missionari coraggiosi della carità cristiana e non stancatevi di rendere testimonianza della misericordia e della bontà di Dio, diventando strumenti di consolazione per tante persone fragili e disperate.
La chiamata alla santità
Riprendendo l’Esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, Francesco esorta a seguire non solo l’esempio di tanti “Santi della carità”, ma pure a lasciarsi stimolare dai “segni di santità” che il Signore presenta attraverso i più umili.
Il vostro apostolato costituisce un’occasione e uno strumento per corrispondere alla chiamata alla santità che il Signore fa a ciascuno di noi. Attraverso le opere di carità, voi permettete alla grazia ricevuta nel Battesimo di fruttificare in un cammino di santità, che è il frutto dell’azione dello Spirito Santo nella nostra vita.
L’Obolo di San Pietro
Lo speciale ringraziamento del Pontefice è poi per l’Obolo di San Pietro, iniziativa del Circolo che si raccoglie in tutte le chiese come segno della “partecipazione alla sollecitudine del vescovo di Roma per le povertà di questa città”.