Le sofferenze di tanti fratelli oppressi a causa della fede in Gesù sono anche un invito pressante a raggiungere una sempre più concreta e visibile unità tra di noi.
Comunione crescente
Il Santo Padre ricorda, in particolare, le salite e i traguardi raggiunti lungo la strada della comunione:
Grati a Dio abbiamo potuto constatare che i cinquecento anni di storia – a volte molto dolorosa – che ci hanno visti contrapposti e spesso in conflitto, hanno lasciato spazio, negli ultimi cinquant’anni, a una comunione crescente.
La via del dialogo – sottolinea Francesco – ha permesso di cogliere importanti frutti ecumenici:
Grazie all’opera dello Spirito, agli incontri fraterni, a gesti improntati alla logica del Vangelo più che alle strategie umane, nonché attraverso il dialogo ufficiale luterano-cattolico, è stato possibile superare vecchi pregiudizi da entrambe le parti.
Camminare con pazienza sotto lo sguardo di Dio
L’ecumenismo – sottolinea Francesco – sta sempre “più diventando una necessità e un desiderio” e continuerà “a segnare il nostro cammino”. L’auspicio espresso dal Papa è quello di “un avvenire proteso verso il superamento pieno delle divergenze”.
Non scordiamoci di partire dalla preghiera, perché non siano i progetti umani a indicare la strada, ma lo Spirito Santo: Egli solo apre la via e illumina i passi da compiere.
Bisogna proseguire sulla del dialogo – osserva il Papa – “non con la foga di correre in avanti per guadagnare traguardi ambiti, ma camminando insieme con pazienza, sotto lo sguardo di Dio”. “Nessun dialogo ecumenico sottolinea infine il Santo Padre – può avanzare se rimaniamo fermi”. “Scenda lo Spirito Santo – conclude Francesco – e riunisca ciò che è ancora diviso”.
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano per VaticanNews.va