Dolore per l’improvviso disastro naturale e preghiere per quanti sono stati drammaticamente colpiti dall’eruzione del vulcano de Fuego, in Guatemala. Sono questi i sentimenti di Papa Francesco per il Paese del Centro America, contenuti nel telegramma a firma del segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, e indirizzato a mons. Nicolas Thevenin, nunzio apostolico in Guatemala.
Le preghiere di Papa Francesco per il Guatemala
Il Pontefice, si legge nel testo diffuso dalla Sala Stampa Vaticana, esprime vicinanza e consolazione per i parenti delle vittime, al momento 69 morti e 46 feriti, e per quanti sono stati travolti dagli ingenti danni materiali nella regione, a sud-ovest di Città del Guatemala. Si parla di oltre 3.000 sfollati. Papa Bergoglio invoca su tutti i doni della solidarietà, della serenità spirituale e della speranza cristiana ed esprime riconoscenza per quanti lavorano ai soccorsi.
La furia del vulcano de Fuego, morti e danni ingenti
Sulla drammatica situazione, che rischia di assumere i contorni di una catastrofe, è intervenuta subito la diocesi di Escuintla, la più interessata dal disastro, con una nota del vescovo, mons. Victor Hugo Palma Paúl, che ha auspicato la solidarietà di tutti. La Caritas locale ha allestito tre centri di accoglienza e organizzato una colletta per il 10 giugno, soprattutto per la raccolta di medicinali, vestiti e alimenti.
Caritas Guatemala: forse in migliaia sotto la cenere
Secondo quanto ha riferito Mario Arévalo, segretario esecutivo della Caritas guatemalteca, i soccorsi non sono ancora riusciti ad arrivare nelle zone più popolate e si teme una vera e propria ecatombe. “Le persone coinvolte sono un milione e 700 mila, numero che potrebbe aumentare – ha aggiunto – ci sono gravissimi danni anche a infrastrutture pubbliche, soprattutto strade e ponti, per cui le comunicazioni sono molto difficili”.
Barbara Castelli – Città del Vaticano per VaticanNews.va