ASPETTANDO IL NATALE 2018
Il lungo sodalizio avviato nel 2007 tra Libreria Editrice Vaticana e la città di Pordenone e la sua diocesi ha creato nell’anno 2009 le precondizioni affinché fosse inoltrata formale richiesta alla Città del Vaticano per offrire il tradizionale l’Albero di Natale in Piazza San Pietro per l’anno 2018, in coincidenza con il 50° anniversario della costituzione della Provincia di Pordenone.
L’accordo di ratifica tra il Governatorato dello Stato della città del Vaticano – rappresentato da S.E.R. mons. Fernando Vérgez Alzaga L.C., Segretario Generale – e la Diocesi Concordia-Pordenone, rappresentata da S.E.R. mons. Giuseppe Pellegrini Vescovo della Diocesi – è stato siglato lo scorso febbraio, confermando la donazione dell’Albero per il prossimo Santo Natale.
Nonostante l’Ente territoriale sia stato di fatto soppresso dalla legge regionale, l’iniziativa sarà un’occasione unica per la Destra Tagliamento e per la Regione Friuli Venezia Giulia tutta, che per la prima volta partecipa a questa storica iniziativa. Anche quest’anno l’abete sarà collocato al centro del colonnato del Bernini in Piazza San Pietro, accanto all’obelisco ed alla destra del Presepe, quest’anno di sabbia dono del Patriarcato di Venezia e realizzato da SandNativity di Jesolo, nel cuore di uno dei luoghi simbolo della cristianità. Sarà illuminato il giorno dell’Immacolata e rimarrà acceso sino all’Epifania. Al di là del forte valore religioso, si tratterà dunque di un’occasione di grande visibilità per il territorio regionale.
La tradizione dell’albero di Natale in Piazza San Pietro
è stata avviata nel 1982 per espresso volere di Papa Giovanni Paolo II, che quell’anno aveva ricevuto in dono un abete da un contadino polacco, che l’aveva portato fino a Roma. Da allora e in questi 36 anni, l’albero è stato offerto ogni anno da una diversa regione Europea. Un fitto calendario che vede esaurite le disponibilità del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano fino al 2035. Tra gli italiani, dopo il Trentino Alto Adige (record di presenze), la Calabria, il Molise, la Valle d’Aosta e la Lombardia, è il momento del Friuli Venezia Giulia, che prende parte per la prima volta all’iniziativa.
E’ in fase di individuazione – nel Parco delle Dolomiti Friulane – l’esemplare prescelto, con un impegno congiunto tra la Guardia Forestale regionale e il Governatorato vaticano. Il grosso abete deve rispondere a precisi requisiti a partire dall’altezza che non può superare i 30 metri così come essere prelevato da una radura, sia per facilitare la procedura, sia perché tale collocazione garantisce ottimo sviluppo della pianta ed omogeneità delle sua ramificazioni. Operazione complessa sarà poi la messa in sicurezza dell’abete per consentirne il trasporto tale da farlo giungere a destinazione vivo e rigoglioso.
Ne saranno inoltre collocati molti altri di ridotte dimensioni in luoghi simbolo come i Musei Vaticani, la Casa Santa Marta, il colonnato di Piazza San Pietro e negli uffici dei vari Dicasteri degli abeti di dimensioni più piccole: uno per ciascuno dei comuni del comprensorio provinciale pordenonese e per ognuno dei 50 anni intercorsi dalla costituzione dell’ex Provincia. Su ogni alberello sarà apposto un cartoncino recante il logo dell’iniziativa e il logo dell’amministrazione civica patrocinante.
Come ogni anno, sia la decorazione dell’abete sia il suo successivo smaltimento a termine delle festività, saranno legate ad iniziative di valorizzazione sociale e beneficienza – in particolare quelle per l’infanzia ospedalizzata – al momento in fase di definizione da parte del Governatorato.