San Francesco: PACE E BENE A TE!
La nuova rubrica quotidiana dedicata alle parole e alla vita di San Francesco, un modo per entrare nella spiritualità francescana e vivere nella pace di Dio e nell’umiltà di Nostro Signore.
Ogni giorno un testo, una preghiera o un fioretto tratto dalla vita del “poverello di Assisi”.
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Gesù nostro Signore vi benedica!
In questo periodo ci dedichiamo ai luoghi più belli e significativi della storia e spiritualità francescana.
San Francesco: la tomba
In ogni angolo di Assisi si respira la pace ed ogni suo vicolo, ogni pietra ci ricorda la straordinaria figura di San Francesco. Tra i luoghi più forti di preghiera che si trovano nella cittadina umbra va menzionata e trattata la tomba di San Francesco.
La scoperta della tomba
In seguito alla scoperta della tomba del santo sotto tre lastre di travertino, dopo 52 notti di lavoro, i frati del Sacro Convento, autorizzati da Pio VII, giungevano col piccone a rimettere in luce il prezioso Tesoro che fu racchiuso in un’urna di bronzo sigillata della Santa Sede.
Mentre nel 1820 fu aperta la vasta cripta, scavata nella viva pietra; nel 1932, su disegno dell’Arch. Ugo Tarchi, è realizzata l’attuale sistemazione, in luogo di quella neoclassica dell’800. Nelle nicchie – agli angoli del vano – sono state sistemate le tombe di quattro discepoli del Santo: Leone, Masseo, Rufino e Angelo, originariamente sepolti nella Chiesa inferiore.
Nel punto di congiunzione delle due scale che conducono alla cripta, sono i resti della Nobil Donna romana Jacopa de’ Sottesoli, devota benefattrice del Santo, il quale era solito chimarla frate Jacopa.
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Gli ultimi restauri
Il 24 gennaio 1978, per disposizione di Paolo VI, si procedette ad una nuova ricognizione del corpo di san Francesco che, oltre a confermare i dati precedenti, permise anche un migliore intervento conservativo delle spoglie, sistemate in una piccola scatola di plexiglass, chiusa nella precedente cassa bronzea del 1820, a sua volta deposta nell’originale urna di pietra.
Davanti alla Tomba del Santo arde la lampada votiva, alimentata dall’olio donato ogni anno da una diversa regione italiana per la festa annuale del 4 ottobre. Reca inciso il verso dantesco: “Non è che di suo lume un raggio”.
Il recente restauro, portato ottimamente a termine nel 2011, figura come il primo restauro della Cripta di san Francesco dopo la ricostruzione del Tarchi.
Fonte www.sanfrancescoassisi.org
LA BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO PER TE
Benedicat tibi Dominus et custodiat te,
ostendat faciem suam tibi et misereatur
tui convertat vultum suum ad te
et det tibi pacem
Dominus benedicat frater Leo, te
Benedicat, benedicat,
benedicat tibi Dominus
et custodiat te Frater Leo, te.
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore ti dia la sua grande benedizione.
A cura della Redazione Papaboys