Nuova rubrica, dedicata a Sant’Antonio di Padova. La meditazione del giorno di S. Antonio da Padova 27 febbraio 2019
Preghiere di Sant’Antonio
Cos’è “La preghiera” per il Santo? Lui stesso ce lo spiega chiaramente nei suoi “Sermoni”: “Preghiera è dirigere i nostri affetti verso Dio; è un devoto e amichevole parlare con Lui. E’ la tranquillità della mente illuminata dall’alto. Preghiera è anche richiesta per ottenere i beni temporali necessari per questa vita terrena. Ma quelli che pregano chiedono al Signore con autentico spirito cristiano di sottomettere la propria volontà alla Sua: solo il Padre celeste sa di cosa abbiamo veramente bisogno su questa terra. Infine, Preghiera è ringraziare, cioè riconoscere i benefici ricevuti, e offrire tutto il nostro impegno a Dio, cosicché la nostra Preghiera possa essere permanente.”
La tradizione popolare tramanda che Sant’Antonio diede una preghiera ad una povera donna che cercava aiuto contro le tentazioni del demonio.
I PENSIERI DI OGGI, DI SANT’ANTONIO DI PADOVA
Lo Spirito del Signore è lo spirito di povertà. I forti sono i poveri, che non vacillano né nella prosperità né nelle avversità.
La dolcezza della contemplazione, che scaturisce dall’amore verso il Creatore, è più preziosa di qualunque ricchezza, e nulla di quanto si possa desiderare teme il confronto con essa.
Sisto V, papa francescano, ha fatto scolpire la preghiera – detta anche motto di Sant’Antonio – alla base dell’obelisco fatto da lui erigere in Piazza San Pietro a Roma. Eccola nell’originale latino:
Ecce Crucem Domini!
Fugite partes adversae!
Vicit Leo de tribu Juda,
Radix David! Alleluia!
tradotto
Ecco la Croce del Signore!
Fuggite forze nemiche!
Ha vinto il Leone di Giuda,
La radice di Davide! Alleluia!
Questa breve preghiera ha tutto il sapore di un piccolo esorcismo. Anche noi possiamo usarla – in latino o in italiano – per aiutarci a superare le tentazioni che si presentano.