« Io vi invito alla luce che dovete portare a tutti gli uomini che si trovano nelle tenebre ».
Stiamo entrando nel Tempo di Quaresima, tempo di nuova vita, di Risurrezione e di possibilità di cambiamento per ciascuno di noi. Con le parole ed i messaggi di questi anni, cerchiamo di tornare nel cammino che ci porterà all’incontro definitivo con Gesù.
Alcune delle riflessioni sono state scritte ed offerte da padre Slavko, uno dei parroci più amati che ha prestato servizio nella Parrocchia di Medjugorje.
I messaggi della Quaresima
Desiderando augurare a voi tutti una Buona Pasqua, voglio presentarvi in questo tempo i messaggi della Quaresima. Il giovedì prima della Quaresima (14 febbraio) ha detto: «Oggi è il giorno quando vi do i messaggi. Ma tutta la Parrocchia non li accetta e non li vive. Sono triste e desidero, cari figli, che ascoltiate e viviate i miei messaggi. Ogni famiglia deve pregare unita e leggere la Bibbia. Io vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata ».
Posso aggiungere questo al messaggio. Noi non conosciamo molti messaggi in cui la Madonna dice «si deve », ma in questo messaggio lo ha detto. La Madonna si offre sempre come la Madre che bussa e alla quale deve essere aperta la porta. E se la Madonna dice «si deve » allora io credo si deve, proprio si deve prendere questa parola seriamente.
E questa era, io credo, la preparazione per la Quaresima.
La Madonna ci educa. Ci voleva preparare per la Quaresima dopo aver detto «dovete pregare e leggere la Bibbia». Il primo giovedì (21 febbraio) ha detto: «Cari figli, io vi invito di giorno in giorno a rinnovare la preghiera nella Parrocchia. Ma voi non accettate. Oggi vi invito per l’ultima volta: è cominciata la Quaresima e voi come Parrocchia potete muovervi, per amore alla mia chiamata. Se voi non fate questo io non desidero dare più i miei messaggi. Il Signore ha permesso questo. Io vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata ». Ancora una piccola spiegazione. La Madonna ha detto «Io vi invito per l’ultima volta ». Allora non dice più « si deve ». Ci invita di nuovo: «a motivo del mio amore dovreste rispondere alla mia chiamata. Se voi non volete io non voglio parlare». Non vuole per forza.
Io dico questo: se l’amore non ci muove, che cosa può muoverci? La paura? Se noi aspettiamo per paura può essere anche tardi. Io credo sia meglio rispondere all’invito dell’amore che a quello della paura. E se noi rispondiamo solo per paura ci comportiamo ancora come i bambini che capiscono solo quando si fa così… col dito. Il 28 febbraio ha detto il seguente messaggio: « Cari figli, oggi vi invito a vivere tutta la settimana queste parole: io amo Dio. Cari figli, con l’amore riuscirete in tutto, anche nelle cose chi vi sembrano impossibili. Il Signore desidera dalla Parrocchia un totale abbandono. Anch’io lo desidero. Grazie perché avete seguito la mia chiamata».
Allora quando ha detto « se voi non volete, io non parlo più », noi non sapevamo se dava ancora i messaggi. Ma poi la Madonna ha detto questo messaggio bellissimo col quale ci ha invitato a vivere le parole «io amo Dio»: questo è molto importante. Con queste parole «io amo Dio» possiamo esaminare sempre, ogni giorno, tutta la nostra vita. E dobbiamo vedere sempre tutte le parole, tutte le opere sotto questa parola « io amo Dio ». Altra cosa ha detto «con l’amore potete vincere tutto, anche le cose impossibili».
Allora, se noi abbiamo delle difficoltà questo è un segno che il nostro amore è ancora piccolo. Questa è una cosa a cui dobbiamo sempre pensare. Può tutta la mia vita stare sotto questa parola: io amo Dio. Il 7 marzo ha dato questo messaggio: «Cari figli, io vi invito al rinnovamento della preghiera nelle vostre famiglie. Cari figli, invitate i più giovani alla preghiera e a celebrare la Messa. Io vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata».
Allora qui invita i parenti a pregare con i piccoli. E una cosa importantissima. C’è un proverbio: tutto ciò che gli adulti non fanno, i giovani lo possono imparare più difficilmente o non lo possono imparare. E se voi non pregate, come possono pregare i giovani?
Ma se voi cominciate, voi parenti, voi adulti a pregare, i bambini pregheranno, ed anche i giovani. E se voi incontrate nella preghiera il Signore, e, se avete la gioia, i giovani vi seguiranno. Allora, invece di arrabbiarvi con i giovani, pregate davanti ai giovani.
Altro messaggio del 14 marzo: « Cari figli, nella vita voi avrete l’esperienza della luce e delle tenebre. Il Signore dà a ciascuno di riconoscere, di discernere il bene e il male. Io vi invito alla luce, che dovete portare a tutti gli uomini che si trovano nelle tenebre. Ogni giorno vengono nelle vostre case uomini che sono nelle tenebre. Date loro, cari figli, la luce. Vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata».
Da questo messaggio voglio dire questo: la Madonna ci invita a dare la luce a tutti coloro che si trovano nelle tenebre. Io vi dico: ogni uomo che vive sulla terra, vuole la pace, vuole l’amore, vuole la luce. Ma tutti sappiamo che non c’è ancora nel mondo molto amore, molta pace, molta riconciliazione.
E tutti noi ci domandiamo: perché? La risposta è questa: non sono molti ancora che possono darla. Da chi possiamo aspettare la pace, l’amore se non da noi che conosciamo Gesù, che conosciamo la Madonna?
Allora, quando tornate nelle vostre famiglie e nelle vostre case non cercate di essere amati, ma di amare. Non cercare la pace dagli altri, ma darla. E vedrete: tutti vogliono la pace e vogliono accettarla. E questo è il nostro dovere. Dare la luce, perché l’accettiamo dal Signore.
Il 21 marzo ha detto questo messaggio: «Cari figli, oggi vi invito: pregate, pregate, pregate. Con la preghiera avrete la gioia più profonda e la soluzione di ogni situazione che vi sembra impossibile.
Io vi ringrazio perché vi si
ete mossi nella preghiera. Ognuno di voi è caro al mio cuore. Io ringrazio tutti coloro che hanno incitato alla preghiera le loro famiglie».
Dice: «Nella preghiera avrete la gioia più profonda». Allora, dov’è la nostra gioia? Di nuovo dobbiamo domandarci: qual’è la nostra preghiera? La preghiera significa incontrare il Signore personalmente. Se noi non abbiamo la gioia, può essere che non preghiamo bene, può essere che la nostra preghiera sia solo una preghiera meccanica. Ed io so che nessuno è contro la gioia più profonda. Allora perché non prendere il tempo per la preghiera più profonda e non impararla?
Perché questa è la via per la gioia più profonda.
Un messaggio non di giovedì, ma di domenica (24 marzo), la vigilia della festa dell’Annunciazione è: «Oggi desidero invitarvi alla confessione. Anche se vi siete confessati nei giorni passati io desidero che voi viviate la mia festa nei vostri cuori. Ma non potete viverla se non siete abbandonati totalmente nel Signore. Per questa ragione vi invito a riconciliarvi col Signore».
Solo una parola: che significa « riconciliazione » ?
« Riconciliazione » significa accettare la volontà del Signore che abbiamo rifiutato nel peccato. Noi abbiamo rifiutato nel peccato il progetto del Signore con noi. E la Madonna ci invita ad accettare il progetto che viene dal Signore, come la Madonna ha fatto nel giorno dell’Annunciazione. La Madonna ha detto « sì », il suo « fiat », e questo si può dire era la sua riconciliazione. Essa era pronta ad accettare.
Il Giovedì Santo (4 aprile): «Cari figli, vi ringrazio perché avete cominciato a pensare di più alla gloria del Signore nei vostri cuori. Oggi è il giorno nel quale non volevo più dare i messaggi perché alcuni non mi accettano. Ma la Parrocchia si è mossa e per questa ragione voglio darvi anche in futuro i messaggi in un modo che non esiste nella storia del mondo».
Che significa pensare alla gloria del Signore? Cercare la pace, l’amore, la riconciliazione: questo significa pensare alla gloria del Signore.
È questo che vuole il Signore. La Madonna ha detto che non voleva più dare i messaggi. Io penso che lo ha detto perché sapete le nostre difficoltà in questo momento. Ma ha detto: «perché voi li accettate io li do ancora ». Questo è per noi il segno che la Madonna vincerà col popolo di Dio. E voi siete il popolo di Dio.
Il Venerdì Santo (5 aprile) ha detto tramite Ivanka un messaggio: «Voi nella Parrocchia avete una grande e difficile croce: ma non abbiate paura a portarla. Qui è il mio Figlio che vi aiuterà». Non solo alla Parrocchia ma a tutti voi ha detto: «Mio Figlio è con voi e vi aiuterà a portare la Croce». Questi erano i messaggi della Quaresima. (P. Slavko Barbarie – 7 aprile 1985)