A Sanremo in Liguria, san Luigi Orione, sacerdote, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza per il bene dei giovani e di tutti gli emarginati.
Etimologia: Luigi = derivato da Clodoveo
Un santo dei nostri tempi, di lui esiste una vastissima bibliografia e periodicamente escono pubblicati stampati, riviste, quaderni di spiritualitĂ , libri che lo riguardano, lo analizzano in tutti i suoi aspetti, parlano della sua opera, davvero grande.
La vita
Luigi Giovanni Orione nacque a Pontecurone nella diocesi di Tortona il 23 giugno 1872 da onesti e semplici genitori, in particolare la madre fu una saggia educatrice e gli fu di valido aiuto nelle sue future attivitĂ con i ragazzi.
Lavorò nei campi nella sua fanciullezza, frequentando un poâ di scuola e dedito alle pratiche religiose. A 13 anni entrò fra i Frati Minori di Voghera, purtroppo a causa di una grave polmonite, dovette ritornarsene in famiglia.
Ristabilitasi, aiutò il padre nella selciatura delle strade, esperienza che gli risulterĂ molto utile per comprendere le sofferenze e la mentalitĂ degli operai. Nel 1886 entrò nellâoratorio di Torino diretto da San Giovanni Bosco, ove rimarrĂ per tre anni, lâinsegnamento ricevuto e lâesperienza vissuta con il santo innovatore, non si cancellò piĂš dal suo animo, costituendo una direttiva essenziale per le sue future attivitĂ in campo giovanile.
Inaspettatamente lasciò i salesiani e nel 1889 entrò nel seminario di Tortona per studiare filosofia per due anni, al termine del corso, proseguÏ gli studi teologici, alloggiando in una stanzetta sopra il duomo, nel quale prestava servizio per le Messe; riceveva anche un piccolo compenso per le sue necessità .
Nel duomo ebbe lâopportunitĂ di avvicinare i ragazzi a cui impartiva lezioni di catechismo, ma la sua angusta stanzetta non bastava, per cui il vescovo, conscio dellâimportanza dellâiniziativa, gli concesse lâuso del giardino del vescovado.
Il 3 luglio 1892, il giovane chierico Luigi Orione, inaugurò il primo oratorio intitolato a San Luigi; lâanno successivo riuscĂŹ ad aprire un collegio detto di s. Bernardino, subito frequentato da un centinaio di ragazzi.
Ordinato sacerdote
Il 13 aprile 1895, venne ordinato sacerdote, celebrando la prima Messa fra i suoi ragazzi, che nel frattempo si erano trasferiti nellâex convento di S. Chiara.
Attorno a lui si riunirono altri sacerdoti e chierici, formando il primo nucleo della futura congregazione; si impegnò con tutte le sue forze in molteplici attività : visite ai poveri ed ammalati, lotta contro la Massoneria, diffusione della buona stampa, frequenti predicazioni, cura dei ragazzi.
La vicinanza ai terremotati
Si precipitò a soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1908 a Messina e Reggio Calabria, inviando nelle sue Case molti orfani, divenne il centro degli aiuti sia civili che pontifici. Papa Pio X gli diede lâincarico, che durò tre anni, di vicario generale della diocesi di Messina. Stessa operositĂ dimostrò negli aiuti ai terremotati della Marsica nel 1915, accogliendo altri orfani, a cui diede come a tutti, il vivere, lâistruzione, il lavoro.
Fondò numerose congregazioni
Se San Giovanni Bosco fu lâesempio per lâeducazione dei ragazzi, san Luigi Orione fu lâesempio per le opere di caritĂ . Girò varie volte lâItalia per raccogliere vocazioni e aiuti materiali per la sue molteplici Opere. Per curare tante attivitĂ , fondò la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della CaritĂ ; dal lato spirituale e contemplativo, fondò gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine, a queste due Istituzioni ammise anche i non vedenti.
Ancora lo spirito missionario lo spinse a mandare i suoi figli e suore nellâAmerica Latina e in Palestina sin dal 1914; ben due volte per sostenere le sue opere, si recò egli stesso nel 1921 e nel 1934 a Buenos Aires, dove restò per tre anni organizzando scuole, colonie agricole, parrocchie, orfanotrofi, case di caritĂ dette âPiccolo Cottolengoâ.
Sempre in movimento conduceva una vita penitente e poverissima, sebbene cagionevole di salute, organizzò missioni popolari, presepi viventi, processioni e pellegrinaggi, con lâintento che la fede deve permeare tutte le fasi della vita.
La morte e il culto
Gli ultimi tre anni della sua vita li trascorse sempre a Tortona, facendo visita settimanale al âPiccolo Cottolengoâ di Milano ed a quello di Genova; cedendo alle pressioni dei medici e dei confratelli, si concesse qualche giorno di riposo a Sanremo nella villa di S. Clotilde, dove morĂŹ dopo pochi giorni, il 12 marzo 1940.
I funerali furono solennissimi e ricevĂŠ lâomaggio di tutte le cittĂ del Nord Italia da dove passò il corteo funebre; venne tumulato nella cripta del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona, da lui fatto edificare. Venticinque anni dopo nel 1965, fu fatta la ricognizione della salma che fu trovata completamente intatta e di nuovo tumulata.
Il fondatore della âPiccola Opera della Divina Provvidenzaâ è stato beatificato il 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II, in un tripudio di tanti suoi figli ed assistiti provenienti da tanta Nazioni. Proclamato santo da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004, data di culto in cui lo ricordano ogni anno la sua Congregazione e la diocesi di Milano.
Autore: Antonio Borrelli