Don Fortunato, da tanti anni svolgi insieme all’Associazione Meter -da Te fondata e presieduta-, un prezioso servizio a tutela e difesa dei minori. Dal rapporto annuale sulla pedofilia 2013, emerge con chiarezza assoluta che la pedofilia non è un “fenomeno”, in estinzione, ma in costante crescita. Quali sono le cause che generano la pedofilia? Come si possono evitare e prevenire? La pedofilia è una nuova forma di schiavitù, elaborata e con strutture criminali che sfruttano l’innocenza dei piccoli in molteplici forme per alimentare la perversione sessuale di tanti. La crescita del fenomeno è data dalla estrema fragilità emotiva ed affettiva in cui i bambini vivono. Anche l’avvento di Internet, positivo e dono di Dio (così come lo definiva San Giovanni Paolo II) ha amplificato il problema in merito alla pedopornografia e all’adescamento dei minori. Bambini orfani con genitori vivi, o bambini soli con genitori assenti e disattenti, bambini adultizzati, bambini oggetto e scarto della società. Il pedofilo è ad attendere di riempire questo vuoto ed è nella solitudine del bambino che il soggetto si inserisce. Lo fa cadere in una trappola emotiva che risulterà devastante e senza ritorno. Erroneamente si pensa che un bambino vittima di abuso sessuale, crescendo, dimentichi il trauma subito, il tradimento della sua fiducia e il fatto che la persona cui voleva bene si approfittava della sua ingenuità. Ma non è così, l’esperienza sul campo, riportata in tutti i manuali sull’argomento, ci insegna che le conseguenze sono a lungo termine, interessano cioè il futuro della sua vita sociale, sessuale, lavorativa, di coppia. Un patto educativo, non frammentato e che diventi prassi ordinaria nelle nostre comunità cristiana e nella società. Non possiamo agire solo per l’emergenza, o quando scoppia un caso. Più di 20 anni di esperienza Meter è la dimostrazione che è possibile iniziare ad agire e non a stare a guardare.
Sentiamo parlare spesso di difesa dei minori. I fatti però smentiscono le intenzioni. Accanto alla rete da te attivata per aiutare tutte le situazioni di fragilità minorile causate dalla pedofilia, in pochi sostengono con convinzione questa importantissima lotta. Vuoi lanciare un appello forte e deciso affinchè oltre le parole si possa passare ai fatti concreti? Mi amareggia e mi impressiona l’azione frammentata e non costante non solo della politica per l’infanzia italiana, ed anche estera, ma anche nella pastorale; come se una sorta di blocco emotivo ostacoli l’azione, mentre servire i bambini non è una moda, ma un impegno permanete ci ricordava Paolo VI (prossimo beato). Non dobbiamo pensare che sia sconveniente anzi, le vittime attendono buoni samaritani dell’emergenza e buoni medici per la guarigione. Insieme, senza tanta ritrosia o gelosia, come se qualcuno ne sa più di qualcun altro…e questo non è buona cosa. E’ certamente materia delicata, ma in essa ci sono persone, piccoli uomini e donne ferite, profondamente sofferenti. Non possiamo non agire.
Ultimamente l’Europa sta assumendo nei confronti della pedofilia atteggiamenti pericolosissimi. Daniel Chon-Bendit il capo dei verdi europeisti recentemente ha dichiarato in un video:“Non potete immaginare quanto sia eccitante farsi spogliare da un bambino di 5 anni”. Le parole pronunciate dal parlamentare non hanno ricevuto nessuna particolare presa di posizione. Al contrario invece accusano la Chiesa di non fare nulla nella lotta alla pedofilia… La pedofilia è un crimine contro l’umanità. Se tutti riuscissimo ad essere d’accordo credo che le violenze diminuirebbero. Le ideologie che non tengono conto del rispetto dei piccoli, dei deboli, sono pericolose. I vasti movimenti pseudo-culturale (da sempre combattuti da Meter, e dal sottoscritto) non possono vantare di dire che la pedofilia produce benessere per la vita dei bambini, o che è normale una relazione affettiva e sessuali con piccoli di età compresa tra i zero e i 12 anni (età preferita dai pedofili), come anche non è tollerabile che i minori possano essere sfruttati sessualmente. La Chiesa è da tempo impegnata a fare chiarezza al suo interno e a rinnovarsi. E’ stato un grande scandalo, ed è tutt’ora scandalo quando un prete o un religioso, o un vescovo si macchiano di questi atroci peccati e reati.
Quali sono i passi compiuti dalla Chiesa nella lotta alla pedofilia? Il rinnovamento è partito dal grido dei piccoli, Il Signore non poteva più ascoltare questo grido e non poteva tollerare queste violenze sui minori da parte di chi è stato chiamato nella Chiesa a svolgere un ministero. La strategia della Chiesa, già da tempo, è molto decisa: dura condanna degli autori, vicinanza alle vittime e richiesta di giustizia, richiamo alla conversione e alla collaborazione con la giustizia come segno di responsabilità, non solo ecclesiale ma anche civile, impegno a non abbassare la guardia inserendo nelle azioni pastorali diocesane un sussulto educativo e programmatico per prevenire e informare sugli abusi. Una pastorale di prossimità e di aiuto alla promozione e alla tutela dell’infanzia in rete con la famiglia. Benedetto XVI prima e Papa Francesco oggi, continuano quest’opera di amore per i piccoli della Chiesa, così come ho scritto nel mio recente libro “La Chiesa è dei piccoli”, da Benedetto XVI a Francesco i vescovi accolgano la Giornata Bambini Vittime, dove raccolto i messaggi dei papi e più di 70 vescovi che negli ultimi 10 anni hanno condiviso e scritto sulla Giornata.
Il 04 Maggio 2014, a Roma si terrà una manifestazione di sensibilizzazione per arginare il fenomeno della pedofilia. Quali saranno i temi trattati durante la manifestazione? E’ il 18 anno. Una profezia. Senza scarti. Incrollabile impegno. Questo è il tema che sta accompagnando le varie iniziative in diverse città d’Italia e anche all’estero. Il 4 maggio saremo a Roma al regina Coeli per pregare il Regina Coeli con Papa Francesco e per ribadire che la Chiesa è dalla parte dei piccoli, che la società non può tacere difronte a questo dolore, che è possibile realizzare percorsi di guarigione e di vita. Che possiamo raccontare le tante opere esistenti a tutela dei bambini. Che tutto è possibile.
Don Fortunato, vogliamo ringraziarti a nome di tutti i cittadini per il prezioso lavoro che svolgi a favore dei minori. Il sostegno degli uomini di buona volontà non manca! A conclusione dell’intervista vuoi lanciare un’ulteriore appello a favore della prevenzione e dell’aiuto ai bambini vittime della pedofilia? Scegliete sempre la vita. Ai giovani, impegnatevi a tutela i più piccoli. Ai piccoli, non siete soli. Ai genitori amate i vostri figli. A chi ha potere, la società non si fonda solo sull’economia ma sugli uomini, sul rispetto, sulla dignità. Nessuno è uno scarto. Offrite il tempo ai piccoli dell’umanità, accompagnateli e amateli: sono i prediletti del Signore. Diventate con Meter “diaconi dell’infanzia”. a cura di Don Salvatore Lazzara