PARIGI – Una vera e propria campagna d’informazione per incoraggiare i cittadini a non disertare le urne il 25 maggio e partecipare con il voto alla costruzione dell’Europa. A lanciarla sono i vescovi francesi.
Questo voto è determinante – si legge in un lungo documento diffuso dalla Conferenza episcopale francese dal titolo “L’Europa in 12 punti” e ripreso dall’agenzia Sir – in quanto influirà direttamente sulle linee guida europee per i prossimi 5 anni e determinerà per la prima volta la scelta del futuro presidente della Commissione. Eppure, ancora una volta, l’astensione in queste elezioni sembra enorme. Inoltre, sottovalutando l’importanza del voto, molti voteranno in base a criteri diversi da quelli europei”.
Ecco perché i vescovi hanno deciso di lanciare una serie di appelli per incoraggiare i cittadini francesi a partecipare al voto europeo. “Per 70 anni – scrive l’arcivescovo di Strasburgo, mons. Jean-Pierre Grallet, rappresentante dei vescovi francesi nella Comece – la costruzione europea ha consolidato la pace tra popoli prima nemici”. Questa fraternità europea resta però fragile. Spetta a noi proteggerla e svilupparla. Ne siamo tutti responsabili. Sarebbe un peccato se ci lasciamo andare allo scetticismo e alla passività”.
Le prossime elezioni europee “sono un’opportunità per noi per dire la nostra gratitudine all’Europa, ma anche le nostre insoddisfazioni, le nostre aspettative e il nostro impegno”. L’Europa “ci ha portato tanti benefici”, scrive l’arcivescovo di Strasburgo che ricorda in particolare la pace tra i popoli, la comprensione reciproca, le collaborazioni scientifiche, la libera circolazione di persone e merci, i dialoghi culturali e religiosi, la moneta unica. Ma ammette: “C’è ancora molto da fare”.
L’arcivescovo parla quindi della necessità di “avvicinare le istituzioni ai cittadini” e ribadisce come il progetto europeo dipenda da ciascun cittadino perché – scrive – “ogni cittadino europeo è essenziale. Il voto è un diritto. Cerchiamo di non rubarlo. Dibattiamo, proponiamo, agiamo e votiamo”. Fonte: Radio Vaticana