Quirinale, atteso oggi, giovedì 22 agosto 2019, il discorso di Mattarella, alle ore 20. LIVE TV
.IN QUESTO SPAZIO IL COLLEGAMENTO IN DIRETTA DAL QUIRINALE
Sfilano i partiti maggiori. Il Pd: “Governo di svolta con il M5S o voto”. Il leader della Lega non chiude al Movimento: “Se si vuol far ripartire il Paese, siamo pronti”. Il capo politico Cinquestelle elenca 10 priorità per il Paese. Fdi, Meloni: “Elezioni unica strada”. Berlusconi: “Esecutivo di centrodestra o alle urne”. Tra due ore le conclusioni del presidente
COSA HANNO DETTO SALVINI E DI MAIO AL PRESIDENTE
Si dice disponibile “a ragionare sul per e non sui contro”. Matteo Salvini tenta il rilancio in extremis, parlando dopo il colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato, con un’apertura all’ultimo secondo ai Cinque Stelle, assicurando “non porto rancore”. E proprio ora che si avvicina il momento chiave dell’apertura ufficiale della trattativa tra M5S e Pd, come prevedibile, sale la tensione sia all’interno dei due partiti sia tra le due forze politiche. In queste ore frenetiche, in attesa della chiusura delle consultazioni, anche le voci di tre nuovi paletti – via i decreti sicurezza, preaccordo su manovra e stop a taglio parlamentari – che avrebbe messo il Pd nel paniere stanno facendo fibrillare sia lo stesso Pd che il Movimento. Alle 20 Mattarella farà le sue comunicazioni dopo “due ore di riflessione”.
Di Maio: la crisi ha fatto male all’Italia e detta i 10 punti per il governo
«La crisi di governo ha fatto male a milioni di italiani, basta pensare che a causa della crisi il Consiglio dei ministri non riesce ad approvare leggi che servono a milioni di italiani». Lo afferma il leader del M5S Luigi Di Maio al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di Maio allontana l’idea del voto ed elenca i dieci impegni dei 5S, primo fra tutti “il taglio dei parlamentari, perché non la daremo vinta a chi vuole tenerseli stretti”. Ci sono poi il completamento del progetto delle Autonomie e il “contrasto all’immigrazione clandestina e la modifica del Trattato di Dublino”.
Salvini: via maestra è il voto
«L’Italia non può avere un governo con posizioni distanti, per questo abbiamo ribadito che i troppi “no” hanno portato alla fine di questa esperienza di governo. Io sono stato il più strenuo sostenitore di quest’azione di governo. Oggi la via maestra non possono essere giochini di Palazzo, “governi contro”, sono le elezioni. L’Italia non perda tempo con un governo che litiga», afferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il leghista lascia la porta aperta ai 5 Stelle: «Se qualcuno mi dice “ragioniamo perché i “no” diventano “si”, miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo, facciamo qualcosa “non contro” ma “per”, io l’ho sempre detto, sono una persona concreta, non porto rancore guardo avanti, non indietro».
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