Oggi si ricorda San Giovanni de Matha, sacerdote e fondatore
Giovanni de Matha (Faucon-de-Barcelonnette, 23 giugno 1154 – Roma, 17 dicembre 1213) è stato il fondatore dell’Ordine della Santissima Trinità. Conosciuto anche con l’epiteto Doctor Eminens, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il suo culto è stato approvato da papa Alessandro VII il 21 ottobre 1666.
La vita
Nasce il 23 giugno 1154 a Faucon-de-Barcelonnette. La sua era una famiglia nobile. Studiò teologia a Parigi e nel 1192 venne ordinato sacerdote, aveva quasi 40 anni. Durante la sua prima Messa, al momento della consacrazione, ebbe in visione il Cristo Redentore che teneva tra le sue mani due schiavi – l’uno bianco, l’altro di colore – ai quali offriva la libertà redentrice. Decide di dedicarsi al riscatto degli schiavi cristiani in Africa.
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L’Ordine della Santissima Trinità
In quegli anni, la pirateria mediterranea, negli assalti in mare e nelle scorrerie a terra, rastrellava gente giovane per venderla sui mercati nordafricani.
Giovanni de Matha si ritira per riflettere a Cerfroid, una campagna solitaria a 70 km da Parigi, dove spiega la sua idea di comunità a quattro eremiti, che l’accettano di colpo.
In tre anni nasce la struttura. Ossia l’Ordine della Santissima Trinità (abito bianco con croce rossa e azzurra sul petto, cappa e cappuccio neri). Si basa su comunità piccole e agili, con regola austera e niente ambizioni estetiche per le chiese e i riti. L’elemosina raccolta da appositi collettori va per un terzo al mantenimento dei monaci, per un terzo all’assistenza di malati e pellegrini, e per un terzo al riscatto degli schiavi. Ottenuta l’approvazione del papa Innocenzo III, nel 1199 parte la prima spedizione per il Marocco.
I Trinitari (così li chiamano) visitano mercati, prigioni, luoghi di lavoro, trattano con autorità e padroni, e liberano con regolare scrittura di riscatto i primi duecento schiavi; un notaio registra tutto, e così si farà sempre.
I marsigliesi si commuoveranno quando vedranno sbarcare duecento schiavi, con Giovanni de Matha che li accompagna alla cattedrale cantando il salmo In exitu Israël de Aegypto. (Il problema degli schiavi è all’ordine del giorno: con una missione analoga nel 1218 san Pietro Nolasco fonderà a Barcellona i Mercedari).
Nel 1209 l’Ordine avrà 30 case, e 600 verso il 1250, soprattutto in Francia e Spagna. Agli ex schiavi malati o senza famiglia dà accoglienza nei suoi ospizi. Tra il 1199 e il 1207 il fondatore si lancia in un attivismo frenetico, per aumentare i centri di accoglienza, trovare denaro da ricchi e da poveri, moltiplicare le spedizioni di riscatto. Papa Innocenzo gli dona a Roma la chiesa abbaziale di San Tommaso in Formis sul Celio, dove Giovanni crea un altro ospizio.
La Morte
Muore a Roma il 17 dicembre 1213. Nel 1665 due frati trinitari tolgono il suo corpo dalla chiesa (il convento ha cambiato proprietà) e lo portano a Madrid.
È stato canonizzato da papa Alessandro VII il 21 ottobre 1666.
Fonte santiebeati.it – Autore: Domenico Agasso