“Accogliendo l’invito del Presidente della Repubblica di Malta, delle Autorità e della Chiesa Cattolica del Paese – si legge nel comunicato – Papa Francesco compirà un viaggio apostolico a Malta e a Gozo il 31 maggio 2020. A suo tempo sarà pubblicato il programma del viaggio”. Quella del Papa a Malta – antica sede dell’Ordine cavalleresco che prende il nome dell’isola, che oggi conta meno di 500mila abitanti – sarà una visita di un solo giorno nella solennità di Pentecoste, che prevede anche la tappa a Gozo, una delle ventuno isole che costituiscono l’arcipelago maltese.
Il logo nel segno dell’accoglienza
Il logo della visita mostra delle mani che si indirizzano verso la Croce, provenienti da una nave in balìa delle onde. Le mani rappresentano un segno di accoglienza del cristiano verso il prossimo e l’assistenza a coloro che sono in difficoltà, abbandonati al loro destino. La barca rammenta il drammatico racconto del naufragio dell’apostolo Paolo sull’isola di Malta (cfr At 27,27-44) e l’accoglienza riservata dai maltesi all’apostolo e ai naufraghi (cfr At 28,1-10), oggetto anche delle recenti udienze del mercoledì di Papa Francesco. Il motto del viaggio apostolico è “They showed us unusal kindness”, “Ci trattarono una rara umanità”. (Acts 28, 2).
E’ il quarto viaggio di un Papa a Malta
Due i precedenti Papi che si sono recati in visita apostolica a Malta: due volte san Giovanni Paolo II dal 25 al 27 maggio 1990 e dall’8 al 9 maggio 2001 e Papa Benedetto XVI il 17 e 18 aprile del 2010. Nel suo ultimo viaggio a Malta nel 2001 – un viaggio sulle orme di san Paolo – Papa Wojtyla aveva beatificato don Ġorġ Preca, primo santo maltese nella storia del cattolicesimo; suor Adeodata Pisani, badessa del monastero di San Pietro nella cittadina di Medina; e Nazju Falzon, frate minore che assistette i soldati maltesi durante la Guerra in Crimea.
Monsignor Scicluna: la visita papale sua di incoraggiamento per una nuova evangelizzazione
In un video girato all’interno di una caverna, nella quale secondo la tradizione l’apostolo Paolo predicò il Vangelo per tre mesi durante il suo soggiorno nell’isola, monsignor Scicluna l’arcivescovo metropolita de La Valletta ha invitato a pregare affinchè “questa visita del Papa sia anche di incoraggiamento per una nuova evangelizzazione”. La presenza del Santo Padre, sottolinea il presule, è “un’occasione per noi per ribattezzare questa nostra filantropia, questo nostro spirito di accoglienza. Noi siamo chiamati a dare la vita per gli altri, a risanare le ferite che hanno un po’ fatto a pezzi il tessuto sociale ma anche rincuorarci per poter accogliere gli altri che bussano sulle sponde delle nostre isole chiedendo un po’ di assistenza, qualcuno che li tratti con dignità, con ‘rara umanità’ “.
Credito: Vatican News