“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.”
Lettura e commento al Vangelo di Giovedì 14 Febbraio 2020 – Lc 10,1-9: La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda San Valentino. Ecco chi era
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore
Commento al Vangelo di Paolo Curtaz
Oggi la Chiesa celebra la festa dei santi Cirillo e Metodio, fratelli, che evangelizzarono l’Europa dell’est. Ma la devozione popolare ricorda anche san Valentino, patrono degli innamorati.
Se solo ascoltassimo i nostri santi patroni! Se solo l’Europa avesse l’umiltà di riconoscere che nella propria storia la santità ha avuto un ruolo fondamentale! Rispettando la laicità dello Stato e le necessarie distinzioni fra religione e politica, è indubbio che l’Europa è intessuta di vangelo e di santi che l’hanno resa grande. Uomini e donne di epoche diverse, di culture diverse, di esperienze diverse, capaci di fare unità in Cristo delle proprie esperienze.
La ricerca di Dio accomuna milioni di uomini e donne che in Europa hanno costruito, lottato, creduto. Fra i tanti i due fratelli che hanno evangelizzato i paesi dell’Est, inventandosi addirittura un alfabeto (il cirillico, appunto) per poter evangelizzare.
Questo manca ai nostri burocrati europei: la voglia di sognare, di inventarsi modi e strumenti per costruire una storia, non solo un’economia (piuttosto instabile, peraltro!).
E, in Italia, non possiamo non pregare anche san Valentino, vescovo di Terni, considerato patrono degli innamorati. Che bello il fatto che sia proprio un vescovo patrono di chi ama! A lui affidiamo coloro che si amano e coloro che, invece, sono feriti dall’avere amato male o le persone sbagliate…
Fonte lachiesa.it