Le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perché il picco dei contagi non e’ dietro l’angolo. Secondo una prima previsione teorica potrebbe arrivare a metà aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni. Lo indica il modello sviluppato per la pandemia influenzale del 2009 e applicato alla Covid-19 da Stefania Salmaso, l’epidemiologa che allora era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità.
Oms: “Dall’Italia misure aggressive”
“L’Italia sta adottando misure aggressive e speriamo che nei prossimi giorni vedremo i risultati”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale per la sanità, Tedros Ghebreyesus.
Preoccupa la situazione di Roma
Roma preoccupa. Ma i dati che fornisce la Regione Lazio ci parlano di numeri di contagi ancora ridotti: si tratta comunque di una situazione in divenire. E’ chiaro comunque che c’è una circolazione del virus, e che bisogna intervenire con tutte le misure mirate al contenimento”. Parola del direttore di Malattie infettive del policlinico Gemelli Irccs di Roma, Roberto Cauda, che all’Adnkronos Salute spiega: “E’ prioritario identificare tutti i casi e rispettare le misure di contenimento, in assenza di un vaccino. Ed è importante il comportamento della popolazione”.
“Si tratta di una malattia nuova – ricorda l’esperto – emersa a metà novembre: la popolazione è senza anticorpi, a differenza ad esempio di quanto accade con l’influenza, anche la più nuova. Bisogna parlare chiaro: il virus sta iniziando a circolare a Roma, e l’attenzione della Regione Lazio testimonia come ci sia consapevolezza della situazione”, conclude.