ESPERIENZE – Un Padre Nostro salverà The Voice of Italy? Questa è la domanda che si pone in un editoriale di questa mattina l’agenzia Sir dei Vescovi italiani. Alla fine è andata come doveva o come poteva, cantava il più noto (?) Ligabue. La finale del seguitissimo talent show in onda su Rai Due se l’è aggiudicata suor Cristina Scuccia, la 25enne religiosa di Comiso che già nelle previsioni era la vincitrice assoluta.
La giovane orsolina – continua la nota dell’agenzia dei Vescovi – si è garantita così il diritto ad un contratto discografico con la Universal, aggiudicandosi il televoto con il 62% delle preferenze. Più che azzeccata la scelta del brano inedito cantato per la serata conclusiva: una hit radiofonica di successo assicurato, scritta da Giovanni Pellino in arte Neffa. Come un vestito cucito addosso, aderente più di una tonaca, la ballatissima “Lungo la riva” è insieme epilogo e destino: “Ora lascio le luci della città, la mia vita al volo comincerà, non è lontano il mare già lo so, in qualche modo ci arriverò”.
Sarà in grado suor Cristina di raggiungere la riva? Avrà la bravura di gestire quel dono che, dice, “Dio me l’ha dato e io l’ho usato per dire che Dio non mi ha tolto nulla”? Ce lo auguriamo, di tutto cuore.
Mentre attendiamo il prossimo prete trapezista o il seminarista mangiatore di fuoco, questa sera consoliamoci con “Sister act”: mamma Rai, di sicuro, sa come cavalcare l’onda.
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IL MOMENTO DELLA VITTORIA FINALE
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Che sciocca e inutile riflessione. Povera e sterile. Mi dispiace ma credo che per la vostra crescita qualcuno doveva pur dirvelo. Questa ragazza è molto probabile che stia dando la sua vita non senza sofferenza silenziosa, per parlare di Amore di Dio dove non si sa più neppure cosa sia. Non potrebbe essere?
C’è solo da aspettare un po’ per vedere i frutti! Il tempo dirà presto come stanno le cose. Per ora girano dei soldi…
(Seconda lettera di San Giovanni apostolo 7-11).