Debora Donnini – Città del Vaticano
Il Papa torna a far sentire la sua “vicinanza spirituale” e il suo “paterno incoraggiamento” alle persone che soffrono per la diffusione del coronavirus e a tutti coloro che se ne prendono cura. E mentre in Italia sia contano oltre 12mila casi e 827 morti ed è stata decisa la chiusura di negozi e locali tranne farmacie, alimentari e altri servizi essenziali, sempre ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che si tratta di pandemia coinvolgendo ormai oltre 110 Paesi con 4.500 morti.
A sostegno dei servizi essenziali per i più vulnerabili
Un “primo significativo soccorso” in questa fase di emergenza è quindi costituito dalla donazione di 100mila euro alla Caritas italiana, effettuato tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che lo rende noto tramite un comunicato. La somma è diretta a sostenere mense, dormitori, centri di ascolto e di accoglienza, cioè quei servizi essenziali che le Caritas diocesane e parrocchiali assicurano quotidianamente in Italia ai poveri e ai più deboli.
Un contributo, quello del Dicastero, che accompagna la preghiera del Papa per “l’amata popolazione italiana” e che è parte dell’impegno per le Chiese locali che, attraverso le Caritas nazionali e diocesane, garantiscono aiuto e solidarietà in favore di chi si trova nel bisogno.